Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Cronache parlamentari • Riserve potrei formulare anche nei confronti della presenza dell'EFIM in altri settori, ma mi limiterò a riformulare la raccomandazione di evitare anche per l'EFIM e soprattutto per l'EFIM che i suoi interventi abbiano a disperdersi su un ventaglio troppo ampio di attività eterogenee. Ci sono gli elicotteri e c'è il turismo, c'è il cemento e c'è il vetro, ci sono perfino i cantieri. Ma non è già tale da far tremare le vene e i polsi l'impegno dell'EFIM per l'allunzinio? E quale sarà quantitativamente e qualitativamente (e qui riprendo un tema che è stato già sollevato dall'onorevole Gan1bolato) l'impegno dell'EFIM - un impegno non rinunciabile - per il materiale rotabile ferroviario in rapporto al programma di potenzia1nento del trasporto su rotaia, e dovendo rianimare aziende co1ne la SOFER, l'OMECA, la Ferrosud, l'AVIS, che a Pozzuoli, Reggio Calabria, Matera e Castellamare di Stabia non possono vivere di incertezze come finora hanno vissuto? Si leggono nei documenti ufficiali solo accenni nebulosi e sgrigativi a queste aziende. Segno che al problema della loro rianimazione non si sa ancora quale soluzione cercare. E ci sono anche altri, più particolari problemi che riguardano gli stabilùnenti ferroviari dell'EFIM. Fino a che punto, per esempio, non derivano gravi inconvenienti per le comn1esse dei locomotori dal fatto che la SOFER è inquadrata nell' EFIM e l'I taltrafo nella Finmeccanica? Anche questo, dell'inquadra1nento diverso di aziende cui il committente - le Ferrovie dello Stato - deve rivolgersi per la carrozzeria e di aziende cui lo stesso com1nittente deve rivolgersi per la trazione, è un problema di razionalizzazione sul quale vale la pena di spendere qualche rifiessione, così in sede di EFIM come in sede di Finmeccanica e comunque in sede di Ministero delle partecipazioni statali. Quanto alle produzioni complernentari dell'industria automobilistica, mi pare che in questa direzione timpegno dell'EFIM presenti più vantaggi ai fini dell'industrializzazione del Mezzogiorno che non rischi di ulteriore dispersione settoriale rispetto agli impegni fondamentali dell'ente. E tenuto conto di quei vantaggi, a fronte di questi rischi, le iniziative preannunciate mi sen1.brano apprezzabili. Onorevoli colleghi, valgano le considerazioni che ho fatto come contributo a un discorso critico sulla ripartizione dei compiti tra gli enti di gestione. È un discorso che dovrà essere portato avanti (e noi membri della Comn1issione bilancio sappiamo qùanto il n1inistro sia ricettivo nei confronti di questo discorso). È un discorso - dicevo - che dovrà essere portato avanti, e non soltanto per quanto riguarda l'EFIM. D'altra parie, le considerazion_i che più specificamente riguardano 35

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