Francesco Compagna è posto per la Mon.tedison, per curare i mali di questo gruppo quando si erano già aggravati. Il problema è questo. Dei suoi molti impegni in settori diversi, ve ne sono che potrebbero distrarre l'EFIM dall'impegno nel settore dell'alluminio, che diventa ora per questo ente di gestione altrettanto fondamentale di quello che si dice dovrebbe essere, per la Montedison come per l'ENI, l'impegno nel -settore chimico? Che l'EFIM tenda a definirsi come l'ente dell'alluniinio, o più in generale della n-zetallurgia non ferrosa, risulta del resto dal fatto che, dei 440 miliardi di investinienti programmati per il quinquennio 1971-75, ben 229 miliardi riguardano investimenti nella metallurgia non ferrosa. Con i 280 miliardi necessari per lo ammodernamento e la ristrutturazione delle attività della Montedison nel settore dell'alluminio, l'impegno dell'EFIM nella metallurgia non ferrosa sale al di sopra dei 500 miliardi. Ho richiamato prima il pericolo di una sovrapposizione e commistione di funzioni tra gli enti di gestione. Mi domando ora se, nel settore della metallurgia non ferrosa, una sovrapposizione e commistione di funzioni tra EFIM ed EGAM non sia stata da noi già avallata ed in maniera tale da farci correre il rischio di scomporre le carte che si ritiene di aver predisposto per l'impegno fondanzentale e caratterizzante dell'EFIM. Ma, soprattutto, mi domando se l'impegno dell'EFIM nel settore alinzentare non comporti uno sconfinamento di questo ente di gestione minore in un settore nel quale già opera - e più efficace1nente - un ente di gestione maggiore (l'IRI, attraverso la SME). Mi domando, quindi, se non sia proprio l'impeg1J,onel settore alimentare quello che più di ogni altro potrebbe distrarre l'EFIM da quello, fondamentale e caratterizzante, nel settore della metallurgia non fe:rrosa. E proprio perché mi sono posto questa domanda, per quanto riguarda l'impegno dell' EFIM nel settore alimentare, ho espresso le mie riserve in sede di comitato ristretto della Commissione bilancio, allorché si è voluto inserire, nel testo presentato dal Governo, l'articolo che ora figura nel testo della Commissione come articolo 3. Se il compito che si affida all'EFIM nel settore dell' alluniinio è di estrema difficoltà, non mi sembra il caso di caricare l'EFIM delle difficol di un maggiore impegno, « previe intese con la FINAM », nel settore agricolo-alimentare. Che cosa dobbiamo intendere per settore agri~olo-alimentare? Anche quello della produzione agricola? In questo caso avremmo sovrapposizione di interventi operativi tra FINAM ed EFIM. Oppure dobbiamo intendere soltanto l'industria alimentare? Ma la FIN AM è stata creata per consentire agli agricoltori di partecipare 32
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