Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Cronache parlamentari cità produttiva. Sono, si dice, gli anni necessari all'EFIM per portare a buon fine il suo program1na di ristrutturazione degli impianti rilevati dalla Montedison e di realizzazione del nuovo centro elettrometallurgico previsto dal « pacchetto » per la Sicilia, oltre che delle attività a valle e complementari rispetto agli impianti elettrometallurgici della Sardegna. A parte il fatto che, co1ne ha rilevato l'onorevole Delfino, non sappiamo, nel momento in cui stiamo per approvare questo aumento del fondo di dotazione dell' EFIM, se il rilievo, da parte dell' EFIM stesso, degli impianti della Montedison nel settore dell'allurninio sia stato definitivamente concordato, mi doniando fino a che punto possiamo essere sicuri che non sia azzardata la previsione in base alla quale fra qualche anno la situazione sul mercato 'dell'alhuninio sarà assai migliore di quanto oggi non sia. E farà in tempo l'allu1ninio dell'EFIM ad entrare sul mercato quando questo dovesse, fra due o quattro anni, ricominciare a tirare? Questa è una prima preoccupazione, articolata in due donzande, ·che credo di dover sottoporre, nella sede di questo dibattito, all'attenzione del ministro responsabile. Ce n'è poi una seconda, sulla quale pure richiamo l'attenzione dell'onorevole Ferrari-Aggradi. Non vorrei che le capacità ùnprenditoriali e manageriali dell'EFIM in questo settore, che diventa il settore caratterizzante della sua attività corrente di gestione, risultino meno agguerrite di quanto non sia necessario di fronte ai colossi multinazionali con i quali l'EFIM dovrà misurarsi. D'altra parte, mi rendo conto che, se vogliamo fra le nostre industrie di base anche quella dell'allumin.io, dobbiamo pure correre certi rischi, come del resto a suo tempo li abbiamo voluti correre per l'acciaio. Così mi rendo conto che il trasferimento all'EFIM delle attività della Montedison nel settore dell'alluminio corrisponde ad esigenze di razionalizzazione (che riguardano più la Montedison, forse, che l'EFIM), e costituisce d'altra parte la preniessa della politica di sviluppo e di relativa autosufficienza che si ritiene di dover avviare in questo settore dell'industria di base. Tuttavia, « l'estrema difficoltà» dell'operazione appare esplicita111ente allo stesso relatore, e proprio a questa estr en1a difficoltà egli riconduce la necessità per 'EFIM di un aumento dal 25 al 33 per cento del rapporto tra investimenti e fondo di dotazione. E sia! Prendiamo i nostri rischi, dunque, se vogliamo che la produzione italiana di alluminio soddisfi i consunii italiani di alluminio più di quanto non li abbia soddisfatti finora. Prendiamo questi rischi, ma non sottovalutiamoli. Perciò mi consenta, signor ministro, di porre un problema; di porlo per prevenire mali che pqtrebbero insorgere a 1ninare la salute dell' EFIM; di porlo in analogia a quello che tardivamente si 31

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