Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Sandro Petriccione quale partire per una riconsiderazione del problema meridionale . nel contesto dell'attuale fase di sviluppo dell'economia nazionale. L'aumento dei costi del lavoro generalizzato a tutto il sistema dà origine a una maggiore disponibilità di forza lavoro nel Mezzogiorno, la quale però non favorisce, nella presente situazione, ma anzi ostacola, la politica di pieno impiego delle risorse produttive, e, in primo luogo, della forza di lavoro. Questa affermazione, apparentemente paradossale, è al contrario legata a fatti che ognuno può rilevare. ·Già gli avvenimenti economici dei primi anni del sessanta sono sintomatici al riguardo. Il processo inflazionistico che si andava allora manifestando mostrava che si erano esaurite le riserve più flessibili e più appropriabili di forza lavoro e che da allora in poi le risorse per l'ulteriore espansione si sarebbero dovute cercare in un'opera di effettiva razionalizzazione dell'economia: miglior us::> del territorio e delle sue strutture per comprimere diseconomie e utilizzare adeguatamente - senza fughe e impieghi distorti - mano d'opera con limitata o scarsa mobilità; uso programmato della istruzione professionale per porsi in grado di fronteggiare gli sviluppi del mercato del lavoro; razionalizzazione di settori a bassa produttività (agricoltura, commercio, ecc.) sia per il controllo delle spinte inflazionistiche che ne derivano e sia per rendere disponibili i lavoratori da impiegare nel settore industriale. Ma gli avvenimenti successivi, in particolare quelli degli anni dal 1969 in poi, stanno a dimostrare che la razionalizzazione non è venuta: l'economia italiana - simile a un'economia neomercantilistica - ha continuato a svolgersi secondo i tradizionali automatismi di mercato, in form:! e modi disarticolati rispetto all'obiettivo dell'equilibrio dell'offerta e della domanda globale. Gli stessi interventi pubblici - tutt'altro che insignificanti, come diremo meglio in seguito - hanno risentito negativamente di tale situazione. Ciò ha provocato, in una realtà inflazionistica aggravata dall'insorgere di tendenze restrittive o defiazionistiche ( com'è fatale quando prevalgono gli automatismi del mercato), forti tensioni della dinamica salariale e conflittuale, cui è dovuto principalmente l'aumento del costo del lavoro generalizzato all'intero sistema e non sempre contenuto entro i margini della pro~uttività. Si narrerebbe una storia risaputa se ci soffermassimo a parlare · degli effetti che questo tipo di sviluppo ha avuto nel sistema economico e delle difficoltà che ha creato alla stessa classe imprendi18

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