Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

La politica estera dell'Italia fra le due guerre (I) di entrambe in Albania, fino alla conclusione degli accordi di Tirana, del novembre 1926, che portarono questo paese nell'orbita italiana, mentre la stipulazione di un trattato fra la Francia e la Jugoslavia portava quest'ultima a gravitare maggiormente nell'orbita francese. Il problema tedesco costituì il fulcro intorno al quale ruotò la politica europea durante tutto il periodo che intercorse fra la prima e la seconda guerra mondiale. Per l'Italia, senza contare le possibili ripercussioni delle vicende economiche tedesche, tale problema presentava due aspetti fondamentali: uno più diretto, ma non meno importante, relativo ai riflessi sulla politica italiana dei rapporti franco-germanici. La prima questione era la più scottante. L' « Anschluss » avrebbe portato l'Italia a contatto diretto con la Germania ed il suo dinamismo. Non era una prospettiva allettante se si considera che in tale ipotesi - come notò lo stesso Mussolini al principio del 1925 - l'Italia avrebbe visto sorgere alla sua frontiera settentrionale, al posto del dissolto Impero austro-ungarico, uno Stato molto più forte ed omogeneo etnicamente. Lascia perplessi, conoscendo questa affermazione, il comportamento successivo di Mussolini, che pochi mesi dopo non escludeva una possibile futura accettazione dell'« Anschluss » da parte dell'Italia. Per il momento comunque, anche a causa della politica italiana in Alto Adige, i rapporti italo-tedeschi facevano escludere un'eventualità del genere. L'altra questione era strettamente legata alla prima. Una soddisfacente definizione dei rapporti franco-tedeschi avrebbe potuto contribuire ad indirizzare il dinamismo tedesco verso l'Europa meridionale e sudorientale, con la conseguenza che anche in questo caso l'Italia si sarebbe trovata lungo una delle direttrici di tale dinamismo. Questi motivi spiegano ampiamente lo scarso entusiasmo di l\tlussolini per il Trattato di Locarno del 1° dicembre 1925 8 , che egli in pratica sottoscrisse per non restare escluso dalle decisioni sull'assetto dell'Europa ed anche, molto probabilmente, per non rompere quell'intesa cordiale che aveva stabilito con la Gran Bretagna. È difficile dire che cosa rappresentò realmente il Trattato di Locarno. Senza dubbio contribuì alla distensione internazionale. Ma, come 8 Nel quadro del Trattato di Locarno, furono firmati i seguenti accordi: 1) Patto di sicurezza o Patto del Reno o Patto Occidentale, riguardante i confini occidentali della Germania e la smilitarizzazione della Renania; 2) accordo arbitrale fra Germania e Belgio; 3) accordo arbitrale fra Germania e Francia; 4) trattato arbitrale fra Germania e Polonia; 5) trattato arbitrale fra ·Germania e Cecoslovacchia. È il caso di notare che, cori gli ultimi due accordi, veniva fissato l'impegno a non modificare i confini orientali della Germania ma tali confini non venivano definiti. 103

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