Nord e Sud - anno XX - n. 157 - gennaio 1973

Giornale a più voci esso di 28 ore e mezzo settimanali l'arco di riduzione e viene stimolato un impegno più uniforme e diffuso degli impianti convogliando in ore di minore traffico un maggiore volume di domanda. Si evitano così notevoli gap tecnici con conseguenti minori risentimenti degli organi di centrale e si consente, d'altro canto, l'uso della teleselezione a tariffa ridotta in ore e in giornate effettivamente fruibili dal grosso pubblico. A conclusione non ci si può esimere da osservazioni sulla condizione e sulla sorte futura della telefonia interurbana tramite centralino. Abbiamo già detto su questa rivista (agosto-settembre 1969) che la telefonia da centralino non potrà facilmente essere abolita, giacché il servizio telefonico non può rischiare di avere soste e quindi necessita assolutamente di una ·alternativa. Abbiamo detto anche che, presumibilmente, a teleselezione integrale avvenuta, le conversazioni da operatrice sarebbero costate notevolmente di più e che una eventuale, anche se molto improbabile, abolizione del servizio telefonico non automatico, avrebbe richiesto, come condizione essenziale, l'eguaglianza delle tariffe dei due servizi che allora erano attestati su prezzi notevolmente diversi. Oggi, l'abolizione della tariffa urgente e l'innalzamento della tariffa normale da operatrice su livelli che rasentano quelli della teleselezione potrebbero far pensare a propositi di soppressione del servizio manuale. Tanto più che le agevolazioni tariffarie concesse per la teleselezione e per le conversazioni da Posto Pubblico non si riscontrano per il servizio manuale da abbonato. La mancata riduzione del servizio manuale da abbonato, potrebbe essere giustificata dalla minore remuneratività di esso e dal maggior costo della mano d'opera che in esso incide molto di più che in quello automatico, ma ci sembra inutilmente vessatoria nei confronti del pubblico, che, in tal modo, viene quasi obbligato a fruire di un servizio piuttosto che di un altro. Sarebbe opportuno non dimenticare che il telefono è un servizio pubblico gestito 1n regime di monopolio e di pertinenza dello Stato, cioè della collettività. Una volta tenuto presente ciò, viene di conseguenza che uno Stato di Diritto dovrebbe adoperarsi, anche nei suoi interventi nell'economia, affinché sia tutelata sotto ogni aspetto la libertà del cittadino. VINCENZO LITTA 89

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==