Maria Laura Gasparini rimesse, uno dei problemi più importanti tra quelli connessi al fenomeno migratorio, ed ad esse rimesse sono tra l'altro collegati alcuni particolari orientamenti e tendenze di qualche governo direttamente interessato a questo continuo, incessante movimento umano. È vero infatti che alcuni paesi, ed in modo particolare quelli dove le condizioni di vita sono più misere e dove lo sviluppo economico e sociale è ancora ed uno stadio arretrato, tendono se non a favorire e a preferire l'emigrazione verso l'estero perché ritengono che le rimesse degli emigranti rappresentino una valida e decisiva componente dell'equilibrio della loro bilancia dei pagamenti. Ed è solo così, dando cioè una gran rilievo alle rimesse nell'ambito della bilancia dei pagamenti, che ci si può spiegare la politica tendente ad incoraggiare o comunque a non limitare le correnti migratorie. Politica questa che, ovviamente, stando alle risultanze delle varie indagini fatte e delle opinioni espresse dai più qualificati studiosi, non è certainente adeguata per affrontare un problema così grave. Cioè gli orientamenti attuati da alcuni governi nel senso visto, sono sostanzialmente e nettamente in contrasto con le vere esigenze di sviluppo equilibrato e di giustizia sociale dei movimenti migratori, oltreché contrari ai naturali interessi degli emigranti. E ciò è chiaramente sottolineato nei vari saggi del volun1e in questione. Un altro aspetto del fenomeno migratorio che viene ampiamente trattato, è quello relativo alla difficoltà di inserimento dell'emigrante nell'ambito del lavoro; difficoltà derivante dallo scarto in genere esistente tra i tipi di qualifiche, di specializzazioni, che vengono richiesti dai vari settori produttivi ed il grado di preparazione professionale degli emigranti stessi. In effetti, la provenienza dal settore agricolo - integrata in gran parte dei casi dal semianalfabetismo - non consente l'immediata utilizzazione dell'emigrato in mansioni che richiedono un minimo di formazione professionale. Le cause di questa mancata o insufficiente· preparazione professionale sono da ricercersi nelle aree di provenienza degli emigranti: analfabetismo (limitato però solo ad alcune zone), isolamento culturale (derivante spesso dall'isolamento geografico della popolazione che vive nei piccoli centri), condizioni di sottosviluppo ecc ... La scarsa preparazione professionale influisce poi sul rapporto che viene a stabilirsi con l'ambiente di lavoro. Anche oggi, infatti, gran parte dei lavoratori immigrati (italiani soprattutto) risultano inseriti nei settori più disagevoli (edilizia, miniere, lavori stradali di un certo pericolo ecc ...) ed ai più bassi livelli di qualifica; e se a ciò si aggiungono i salari alquanto bassi che vengono offerti ai lavoratori stranieri, il quadro della situazione in cui viene a trovarsi l'emigrante è abbastanza chiaro. Sono quindi, per la massima parte, i paesi di immigrazione ed essere i maggiori responsabili di questo stato di cose, nel senso che essi spesso finiscono con il realizzare una politica negativa ed ambigua: da un lato cioè essi accettano, per le loro stesse necessità, l'immigrazione di lavoratori terzi, dall'altro però non si sentono in grado di pagarne l'intero prezzo politico, 84
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