Nord e Sud - anno XIX - n. 156 - dicembre 1972

Argomenti damente esaurite, dal che il ricorso all'approvvigionamento dall'Olanda e, di recente, dall'Algeria 3 • Per una politica di diversificazione delle fonti di rifornimento, la Francia appare interessata a sviluppare fortemente le importazioni dall'Algeria (terminal di Skidda e rigassificazione a Fossur-Mer) e a collegarsi al grande metanodotto che provenendo dall'URSS attraversa la Cecoslovacchia e l'Austria, del quale dovrebbero aversi una diramazione verso la Germania Federale,. una verso l'Italia e, infine, una verso la Francia. Considerando l'evoluzione delle importazioni, il consumo francese di gas naturale, nella seconda metà degli anni settanta, dovrebb_e raggiungere i 24 miliardi di mc, che per il 40% saranno assicurati dall'Olanda, per il 20% dall'Algeria e per il 10% dall'Unione Sovietica. La situazione tedesca del consumo di gas è in rapida evoluzione, come dimostra il fatto che in un breve volgere di anni questa fonte primaria coprirà il 10% del bilancio energetico della Repubblica Federale, di cui una buona metà verrà assorbita per usi direttamente industriali ed un ulteriore 50% sarà suddiviso tra impieghi domestici e produzione interna di gas metano è fortemente cresciuta sia per la rivalutazione e più razionale sfruttamento degli antichi giacimenti, che per la contemporanea scoperta di nuovi campi metaniferi nelle regioni meridionali del paese. In complesso, nel 1970, la Germania Federale ha estratto almeno 13 miliardi di mc di gas naturale e ne ha importato circa 4 miliardi dall'Olanda; nel 1973/74 con l'entrata in funzione del grande metanodotto proveniente dall'Unione Sovietica entrerà in vigore un contratto di fornitura in base al quale, per i successivi venti anni, l'URSS fornirà ai tedeschi occidentali almeno 7,5 miliardi di mc di gas all'anno 4 • Un livello produttivo molto simile a quello tedesco è stato raggiunto dall'Italia che nel 1970 ha estratto oltre 13 miliardi di mc di gas dal proprio sottosuolo. Seguendo una linea di tendenza che si era andata, già da tempo chiaramente delineando, il contributo più cospicuo al consumo nazionale di gas è· venuto dalle produzioni dell'off-shore dell'Adriatico e dai giacimenti delle regioni centro-meridionali del paese. In funzione dell'elevata domanda interna dell'ENI ha impostato un'attenta politica di approvvigionamento dall'estero, concretizzata dalla stipula di importanti contratti di fornitura con gli olandesi, i sovietici e i libici, raggiungendo,. in tal modo un apprezzabile risultato di diversificazione delle importazioni secondo i tre principali settori geografici di provenienza del gas na3 Beaujeu-Garnier J., Gamblin A., Delobez A., Images économiques du monde 1971, Parigi, 1972, pag. 62. 4 ENI, Energia e idrocar_buri, cit., pag. 183. 73

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