Nord e Sud - anno XIX - n. 156 - dicembre 1972

Il capitale americano in Italia, l'« Avanti!» e «l'Unità» voce di cospicui interessi borghesi, come da definizione dell'Unità ») è palesemente contraria all'ingresso dell'oro americano nel nostro paese, « Il Popolo d'l talia » è in linea di massima favorevole, pur formulando qualche riserva. È evidente quindi che circa la convenzione SIP-BLAIR esisteva una certa confusione d'opinioni tanto a destra quanto a sinistra, ma è soprattutto evidente che questo fatto non offrì ai giornali proletari lo spunto, che pure conteneva, per una discussione ampia e profonda circa i modi di sviluppo della economia italiana alla luce delle nuove direttive del regime fascista. Col passare dei mesi anche l'organo comunista, che pure inizialmente si era rivelato disponibile ad un dibattito serio ed impegnato, ormai non cerca altro che le prove del passaggio di quello che viene spesso chiamato, non si sa quanto beffardamente, « il vecchio e glorioso partito massimalista » al campo borghese. La semplice comunicazione da parte dell'« Avanti! » che il collocamento delle nuove obbligazioni della Edison risulta totalmente assicurato viene subito qualificato quale « soffietto » ed un articolo di Nenni sui rapporti fra fascismo e prole-. tariato viene senz'altro identificato con quello di Fovel 25 • D'altra parte l'« Unità » dimostra un crescente allarmismo circa i rapporti econo1nici fra l'Italia e gli U.S.A.: persino il progetto di rinnovare la celebre via Roma di Torino, progetto la cui spesa ammonterebbe a circa 500 milioni e che verrebbe finanziato da un importante gruppo estero, mette in allarme i comunisti, perché s'inizierebbe così un doppio sfruttamento dei proletari italiani, come salariati e come inquilini. Non solo, ma anche temi d'altro genere, inerenti la politica internazionale, vengono ricondotti sulle colonne dell' « Unità » a quello della valutazione dell'intervento americano nella SIP e giudicati sulla sua falsariga. Ne è la prova l'articolo intitolato Dove comincia e dove finisce l'internazionalismo massimalista 26 , in cui si sottolinea che esiste un comitato anglo-russo (formato dalle Trade Unions ), che si propone di ricercare l'unità sindacale internazionale: ebbene, gli uomini « elettrici » dell'« Avanti! », così entusiasti dell'internazionalismo finanziario dell'uomo nuovo Volpi, non avrebbero ancora preso posizione circa il comitato anglo-russo! E non basta: è sufficiente che sul quotidiano socialista poco dopo venga nel complesso valutato positivamente il patto di Locarno 27 , perché sul1' « Unità » si legga che tale valutazione è una logica conseguenza de_ll'involuzione manifestatasi nel Partito S_ocialista con la pubblicazione 2s Cfr. « Avanti! », 11/9/1925 e «L'Unità», 12/9/1925; « Avanti! » 12/9/1925 e « L'Unità», 13/9/1925. 26 « L'Unità», 25/9/1925. 27 « Avanti! », 10/10/192~. 111

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