Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Manlio Di Lalla talitaria fascista. Questa tendenza, tuttavia, nonostante le complicità speculative con il fascismo, è rimasta una componente del liberalismo storico, malgrado il suo travagliato itinerario. Questo spiega la lunga polemica che doveva contrapporre questa linea all'altra tendenza del li-• beralismo storico del nostro Paese, alla tendenza Francesco de SanctisSilvio Spaventa - Benedetto Croce che Luigi Russo nel suo « Francesco de Sanctis e la cultura napoletana », doveva ricostruire con particolare finezza. Al liberalismo condizionato da una forte carica di teocrazia laica della linea Bertrando Spaventa - Giovanni Gentile, il liberalis1no dell~ seconda tendenza doveva rispondere, com'è noto, con uno storicismo non già corrosivo ed invadente ma caratterizzato, al contrario, da una fluida relazione di concetti. La polemica sull'argomento dello Stato doveva essere inevitabile. Allo stato etico dei gentiliani, guida perentoria delle coscienze, fautore, in un certo senso, della « concezione governativa della morale », secondo la ben nota affermazione crociana, la linea di quel liberalismo, che ebbe nel filosofi.o abruzzese la sua maggiore espressione, oppose l'argomento dello Stato-forza, senza apprezzarlo particolarmente anche se ne riconosceva l'utilità 14 , lasciando così cadere, per oltre un ventennio, il discorso sulle implicazioni istituzionali dello Stato moderno 15 • Particolarmente delicata era diventata, a questo punto, la quérelle sulle garanzie della libertà. Là dove i gentiliani abbandonarono progressivamente i presupposti dello Stato costituzional-pluralista, per diventare settatori di una concezione organicistica della vita statuale, gli epigoni della linea Croce si trovarono, proprio nella polemica con gli attualisti, di fronte al delicato tema di una rifondazione articolata dello Stato costituzionale. Una componente di questa tendenza, rimasta fern1a all'ancoraggio contemplativo di Benedetto Croce, non prese, com'è noto, posizione sull'argomento. Viceversa, un'altra componente più indicativa di questa tendenza, dopo aver polemizzato contro le varie metafisiche della statolatria, dopo aver denunciato la mistica dello spirito assoluto, legittimo depositario di siffatte metafisiche, faceva propri gli ancoraggi illuministi dello Stato costituzional-pluralista. Sul piano, quindi, di un rinnovato costituzionalismo avveniva la 14 MANLIO DI L\LLA, Benedetto Croce tra fascismo e antifascismo, in « Nord e Sud», aprile 1971, pp. 90-91, 15 NORBERTO Borrnrn, Benedetto Croce e il liberalismo, in Politica e cultura, Einaudi, Torino 1955. 112

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