Le riforme di premessa sistema, e precisamente quelle più efficienti che già oggi esistono, ed eventualmente di affiancare a queste parti degli organismi nuovi - costituiti temporaneamente con personale qualificato e non destinati a diventare altri carrozzoni inutili - idonei a conferire un nuovo dinamismo ad alcune attività fondamentali e fra queste alle principali attività di finanziamento. Naturalmente, nel quadro di una nuova legislazione più aderente di quella oggi in vigore alle esigenze dinamiche dei nostri tempi. E se necessario, come si è già accennato, in base ad una legislazione « temporanea », « di emergenza »·potremmo dire, destinata a cedere il posto ad una legislazione di lungo periodo più ampia ed organica. In sostanza, si tratta di aggirare ostacoli che altrimenti sarebbe impossibile, o almeno molto difficile, superare. A questa prima riforma « di premessa», destinata a mettere in moto i meccanismi pubblici più funzionali e i processi di modernizzazione dell'apparato pubblico nel suo complesso, dovrebbero essere affiancate altre riforme, idonee almeno a cominciare ad incidere sul sistema economico, e cioè quelle, di cui si è già parlato, della Borsa e delle Società per azioni. Tutto ciò al fine di uscire dall'attuale fase di stagnazione. Perché non bisogna dimenticare che la premessa delle premesse è il rilancio dell'economia. Solo quando questa avrà ripreso ]a sua crescita si potrà disporre dei mezzi necessari alle riforme sociali e si potrà anche disporre dei mezzi necessari a far sì che il sistema pubblico acquisti una nuova efficienza, e possa, nel corso stesso della sua modernizzazione, contribuire all'attuazione delle altre riforme. VITTORIO BARBATI 33
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