L'Acquario fra i ,narost Si dovevano cioè instaurare rapporti di nuovo tipo (più aderenti allo stato della scienza e della società attuali) fra le componenti della Stazione Zoologica perché l'attività di ricerca non è più un privilegio di élites e non è più separata - né è più separabile - dall'ambiente sociale che la circonda. Il bilancio consuntivo della Stazione Zoologica di Napoli per l'anno 1ç.71 ha sfiorato i 560 milioni ed il finanziamento straniero (costituito sostanzialmente dai contributi per i tavoli di studio) ne ha rappresentato appena 1'11,8%. In effetti la contrazione del finanziamento internazionale· si è manifestata negli ultimi decenni ed è dipesa principalmente da due fattori: dal fatto che sono state fondate molte nuove stazioni biologiche marine in varie parti del mondo, per cui la Stazione Zoologica di Napoli è venuta a perdere gradualmente la posizione iniziale di assoluta preminenza, e dal fatto che la politica di contrazione delle spese per la ricerca adottata da vari paesi, per esempio dagli USA, ha avuto come prima conseguenza la riduzione degli impegni per le ricerche all'estero. Si è così ridotto, e non da ora, il numero dei tavoli di studio finanziati da Enti stranieri - co1ne io stesso feci rilevare all'autrice dell'intervista - anche_ se il numero dei frequentatori stranieri tende ad aumentare - contrariamente a quanto tiene a sottolineare la dr.ssa Vinciguerra confondendo il numero dei tavoli con il numero delle frequenze. Comunque il finanziamento estero è in graduale diminuzione da tempo. La contrazione progressiva dei finanzian1enti stranieri ha aggravato indubbiamente la situazione finanziaria della Stazione Zoologica che ha dovuto far fronte in questi ultimi anni agli aumentati costi del personale. Questo ha recentemente ottenuto il suo inquadramento sul modello dei dipendenti universitari. « Il primo Commissario Straordinario, prof. Mario Pantaleo ... lasciò realizzare l'inquadramento del personale e in cambio si ebbe Ja tranquillità », commenta con molta sensibilità sociale e con vivo scrupolo di obiettività l'autrice dell'intervista. Certamente non le era noto che il problema dell'inquadramento del personale era stato studiato in precedenza da una Commissione presieduta da un altro « barone » universitario, il prof. Giuseppe Montalenti, e fu risolto secondo le aspirazioni del personale che allora era rappresentato anche da un sindacato « bianco », oltre che da un sindacato « rosso », come ii designava pittorescamente l'autore della·« Crisi all'Italiana ». Il Commissario Pantaleo perfezionò dunque e rese finalmente esecutivo un progetto eh~, riconoscendo una legittima· esigenza economica, rese la tranquillità al personale. Che anche il prof. Pantaleo abbia in tal modo acquistata la tranquillità è un fatto del tutto secondario e comunque 107
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