Il microscopio elettronico nelle baracche scientifico lavorasse a pieno tempo esclusivamente nel laboratorio, senza dispersione di attività sul piano didattico, amministrativo o professionale. Prendendo spunto da tali considerazioni venne quindi redatto un progetto di istituto (o scuola) di genetica e biofisica, che nel 1960 veniva inviato al Presidente del CNR, al CNEN ed al Ministero della Pubblica Istruzione; contemporaneamente si iniziavano conversazioni con funzionari dell'EURATOM per interessarli all'impresa. Il progetto prevedeva la concentrazione in una sola sede di diversi gruppi di ricerca già attivi in varie sedi, ed una successiva espansione con l'aggiunta di altre attività. Il CNEN approvò lo stanziamento di 180 milioni annui per un pe~ riodo di cinque anni, e successiva1nente anche il CNR decise di partecipare. Si giunse così alla firma di una convenzione fra CNR e CNEN per l'istituzione del LIGB nel dicembre 1961. Infine anche l'EURATOM si unì all'impresa, grazie ad un contratto di associazione della durata dì cinque anni e per un ammontare complessivo pari a 620 milioni di lire. Le caratteristiche principali del funzionamento del LIGB erano la direzione collegiale, da parte della Direzione Scientifica, composta da tutti i ricercatori anziani, che avrebbero eletto un direttore e due vicedirettori per un periodo di tre anni, rinnovabile; e la gestione diretta del Laboratorio da parte della Direzione Scientifica, la quale doveva essere responsabile dell'assunzione, avanzamento e cessazione dal servizio del personale. Il personale scientifico doveva essere assunto o promosso sulla base di opinioni espresse da una commissione di nomina, nonché da consulenti scientifici esterni, dei quali non più di un quarto potevano essere italiani. Dopo avere considerato diverse possibilità al Nord, al Centro e al Sud, venne deciso di accettare l'offerta del CNR, il quale poteva mettert' subito a disposizione del LIGB un piccolo edificio in muratura e la circostante area di circa 7.500 metri quadrati, adiacenti all'Istituto Nazionale dei Motori a Napoli. Tale sede doveva avere carattere provvisorio perché limitata rispetto alle prevedibili dimensioni del Laboratorio, una volta che avesse raggiunto la sua espansione ottimale; tuttavia si preferì questa soluzione a quella di attendere fino a quando fosse stato acquisito un terreno migliore e si fossero costruiti edifici a carattere permanente. Purtroppo dopo dieci anni il LIGB sta ancora aspettando il terreno migliore e gli edifici a carattere permanente: tutto è come prima, anzi peggio di prima, perché nel frattempo la situazione si è deteriorat~, come vedremo, e a tutt'oggi si è ancora allo stadio di vaghe voci su più o meno fantomatici terreni che dovrebbero essere acquistati, o rilevati tramite il CNR dal Ministero della P .I. per siste97
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