Luigi Co,npagna aperto, « il manuale deIJa libertà » di un ordina1nento che a tutti riconoscesse piena cittadinanza politica 12 • L'esperienza del viaggio in America era intervenuta a dimostrare a Tocqueville l'esistenza di un sisten1a politico egualmente distante dagli errori « per difetto » del liberalisrno contemporaneo e da quelli « per eccesso » del giacobinismo rivoluzionario, che gli pareva tornare a vivere, nella sua tradizionale deformazione centralistica, nelle prime formulazioni delle ingegnerie socialistiche del tempo. Le istituzioni della giovane confederazione americana, improntate ad un democraticismo talvolta ingenuo, spinto sino alla religiosità e ad un involontario conformismo, apparivano a Tocqueville sorrette da una ferma e consapevole concezione del diritto, di 1nodo che se da una parte la fonte, la sostanza e la titolarità del potere politico si attenevano alla democrazia, dall'altra parte il suo esercizio si ispirava e si ancorava al piì1 genuino liberalismo. « Il governo de1nocratico - scriveva Tocqueville, convinto della continuità e della legittimità storica del processo democratico - che si fonda su un'idea così semplice e naturale, suppone sempre, tuttavia, l'esistenza di una società 1nolto civilizzata e molto avanzata culturalmente. Al prin10 sguardo lo si suppone contemporaneo delle prime età del mondo; ma guardandolo più da vicino si scopre agevolmente che esso è dovuto venire per ultimo ». La società americana additava a Tocqueville che l'avvenire delle società democratiche non era necessariamente quello che in certi momenti il corso delle cose francesi gli aveva fatto temere, vale a dire un avvenire di mediocre egualitarismo e di comune sottomissione al dispotismo livellatore. Il benessere, l'ordine, il rispetto delle leggi, la libertà, soprattutto la libertà, potevano benissimo esistere in un regime democratico, e gli Stati Uniti lo provavano senza possibilità di smentite. « Penso -- si legge ne La De1nocrazia in America - che i popoli democratici hanno un gusto natura le per la libertà; abbandonati a se stessi, essi la cercano, l'amano e sono addolorati quando constatano che li si allontana da essa. Ma quei popoli hanno per l'uguaglianza una passione ardente, insaziabile, invincibile, eterna; esigono l'eguaglianza e, se non posrsono ottenerla nella libertà, si accontentario della servitù, pur di averla ... Tutti g]i uomini, tutti i sistemi che vorranno lottare contro questa passione irresistibile, saranno rovesciati e distrutti da essa. Ai nostri giorni la libertà non può instaurarsi senza il suo appoggio, e perfino il dispotismo non potrebbe riuscire a regnare senza di essa». ~'intento fondamentale di Tocqueville era quello di mostrare, attraverso l'esempio americano di una genuina repubblica democratica, le 12 S. Tosi, Prefazione a La Democrazia m America, 1957, Cappelli. 90
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