Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

DOCUMENTI Lo sviluppo economico delle zone costiere e i problemi dell'ambiente di Maurice Le Lannou ~:- Intendiamo qui esaminare le nuove condizioni che le grandi trasformazioni economiche in corso nel mondo hanno determinato nella vita dei settori costieri della nostra Europa, ed i problemi che esse hanno posto sul piano dell'assetto territoriale e ambientale. L'industrializzazione massiccia e l'invasione delle spiagge da parte delle folle del turismo e della villeggiatura, sopravvenute entrambe abbastanza bruscamente, hanno segnato la fine di una geografia lineare, o meglio puntiforme, e introdotto una visione regionale più ampia, insieme all'esigenza di un'organizzazione dello spazio più profonda e più ca1npleta. Nello stesso tempo, esse hanno provocato la fine di una tradizionale originalità che distingueva, in una specificità riconosciuta, le popolazioni, i modi di vita e le economie dei li tarali marittimi. Le industrie costiere di una volta erano qùelle di alcuni porti e non uscivano quasi mai dai confini urbani. Esse non creavano dei veri e propri paesaggi industriali: molto variate, riflettevano gli orientamenti di un commercio marittimo che restava l'elemento essenziale. Oggi tutto è diverso: lo spazio industriale litoraneo - non diciamo più portuale - ha dimensioni che nulla hanno a che fare con il « porto e) Testo della relazione presentata all'incontro di esperti che ha avuto luogo a Venezia nei giorni 7-8 aprile 1972 nell'Istituto di Geografia dell'Università degli Studi, organizzata dal Movimento Studentesco per l'Organizzazione Internazionale (M.S.O.1.) e che è stato dedicato al tema: « La conservazione dell'ambiente e la cooperazione internazionale con particolare riferimento ai problemi dello sviluppo nelle zone litoranee». · All'incontro hanno anche partecipato il Prof. VIGARIÉdell'Università di Nantes di cui si pubblica qui di seguito la relazione, il Prof. Bruno BATTAGLIdAirettore del centro di Biologia del mare del C.N.R., David Gun-IRIE del Dipartimento di Biologia dell'Università di Aberdeen (Scozia), il direttore dell'Ufficio Legislativo della F.A.O. G. CAPONEReAil direttore della Società Italiana per la Organizzazione Internazionale (SIOI) Franco A. CASADIOe Francesco FLORIOdell'Università di Trieste. 68

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==