Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

L'Ateneo calabrese: Lappe e prospettive lizzazione dei piani di studio offrendosi agli allievi la possibilità di presentare piani di studio alternativi da sottoporre ad apposite commissioni interdipartimentali per un giudizio di idoneità, peraltro non vincolante, essendone sempre demandata l'approvazione agli organi con1petenti (attualmente i Consigli di Facoltà). Tre punti da evidenziare riguardano la frequenza, gli esami e la laurea: la prima è ovviamente obbligatoria per quel carattere di residenzialità che ha l'Università, ed è legata alla divisione dell'anno accademico in semestri che appare ancora la formula maggiormente flessibile per l'articolazione dei piani di studio e per l'utilizzazione del personale è delle attrezzature disponibili. Gli esami sono previsti alla fine di ogni semestre, con1e prova d'accertamento della preparazione degli allievi, e possono consistere in colloqui qualora il corso non venga esaurito in un solo semestre. Il conseguimento della laurea avviene nell'an1bito di un dipartimento dove si richiede che l'allievo venga inserito nel senso di avere scelto e sostenuto un certo numero di esami, fissati per i vari corsi di laurea, corrispondenti a materie appartenenti a quel dipartimento. Altro elemento peculiare dell'Università di Calabria, atteso il suo carattere residenziale, è l'organizzazione della vita comunitaria, che già si è presentata quanto mai difficile e spesso fonte di tensioni incontrollabili per le normali università dove la convivenza tra professori ed allievi è limitata ad una parte della giornata. Per queste ragioni ci si è preoccupati di tutelare in maniera chiara e nuova i diritti di tutti gli organi di partecipazione della vita co1nunitaria: lo Statuto precisa infatti ai primi due co1nma dell'articolo 9: « Ogni decisione o provvedimento che attenga ai problemi generali dell'Università e alla sua gestione e amministrazione deve essere preceduto dal parere formulato in riunione congiunta dai rappresentanti dei docenti, degli studenti e del personale non docente. Ogni decisione o provvedimento di portata generale che riguardi la disciplina del corpo studentesco o l'organizzazione della didattica ovvero la disciplina del personale amministrativo, tecnico, delle biblioteche o ausiliario, deve essere preceduto dal parere rispettivamente dei rappresentanti degli studenti e dei rappresentanti del personale non docente ». In aggiunta a questo si sono voluti anche prevedere due nuovi organismi di tutela: il Collegio dei probiviri ed il Magistrato di garanzia. Al primo spetta un funzione essenziale articolatc1, in due compiti: quello di formulare un giudizio con valore· puramente morale in forma di dichiarazione pubblica, su istanza di qualsiasi interessato che si senta 59

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