• E Zio Giangreco Nell'organizzazione scientifica e didattica dell'Ateneo, la struttura portante è costituita dall'intelaiatura dipartimentale di cui si parla nella legge istitutiva ed alla quale lo Statuto fa continuo• riferimento: della struttura delle Facoltà non si fa alcun cenno, pur riaffermandosi costantemente il rispetto delle attribuzioni degli organi competenti nell'ambito della legislazione attuale. I dipartimenti sono stati concepiti come raggruppamenti di materie affini con la più ampia libertà di autoregolamentazione, ma sia per evitare il perpetuarsi di situazioni feudali impermeabili ad ogni sollecitazione o stimolo esterno, quali sono oggi molti istituti policattedra e soprattutto per rispondere ad una concezione dipartimentale per obiettivi che accetta l'aggregazione di studiosi di materie anche eterogenee purché avvicinati da un comune obiettivo di ricerca coordinata, si è pensato ai Centri interdipartimentali di studio che sono anche essi dei dipartimenti, ma a carattere interdisciplinare. L'articolo 12 dello statuto inizia testualmente: « l'Università di Calabria svolge in forma organica ricerche finanziarie e coordinate su temi di interesse scientifico e di interesse sociale anche nei Centri interdipartimentali di studi ». Basta pensare al problema della industrializzazione del Mezzogiorno o della conservazione del suolo, in cui rientrano in special modo per la Calabria tutte le ricerche di ingegneria sismica, per rendesi conto come sia indispensabile la confluenza di esperienze e di funzioni di provenienza diversa al fine di confrontare ed integrare i molteplici aspetti di così vaste tematiche. I centri interdipartimentali, che si presentano con delle positive referenze del mondo anglosassone, potrebbero effettivamente costituire una stimolante azione di raccordo tra la cultura accademica e la realtà sociale, la prima capace di offrire spunti applicativi e risultati concreti di ricerche efficace1nente coordinate, la seconda bisognosa di utilizzare soluzioni fattibili e di trasformare razionahnente il proprio tessuto. Anche questo rientra nell'attività più generale del comitato di coordinamento e programmazione che assicura così la rispondenza dei centri interdipartimentali. alla loro funzione istituzionale. Accanto all'organizzazione scientifica e didattica va considerata la disciplina degli studi ed il loro ordinamento. Mentre le due facoltà più tradizionali, Lettere e Scienze, comprendono corsi di laurea già noti, le altre due, Ingegneria e Scienze economiche e sociali, contengono corsi di laurea nuovi e pertanto i loro piani di studio devono necessariamente essere indicati nello Statuto. Viene per tutti i corsi di laurea ribadito il principio della libera58
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