Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

Elio Giangreco genze didattiche e di ricerca e le necessità residenziali della futura comunità, che sono chiaramente espresse dallo statuto che rappresenta un originale punto di riferimento per la futura riforma universitaria e di cui si vogliono ora richiamare i concetti informatori. Caratteristiche dello Statuto Lo Statuto, approvato con decreto del Presidente della Repubblica il 9 dicembre 1971, presenta molti aspetti originali per quanto riguarda l'organizzazione scientifica e didattica, l'ordinamento e la disciplina degli studi, l'organizzazione della vita comunitaria ed il collegamento con la società regionale. Va tenuto presente che esso doveva interpretare anzitutto due fondamentali esigenze: - da un lato la disciplina di una Università da costituire ex novo con tutti i vantaggi di non dovere operare per integrazione o sostituzione di strutture preesistenti ovvero impiantarsi e attecchire, come spesso è avvenuto, su situazioni embrionali sorte per iniziativa locale, ma anche con gli innegabili rischi che la mancanza di una tradizione di studi superiori potesse determinare false prospettive e quindi una visione provinciale dell'Università da asservire a personalismi esasperati o a finalità clientelari. Per di più essa doveva anche adeguarsi allo spirito della legge istitutiva che prevedeva non una qualsiasi Università, ma un Ateneo dotato di caratteristiche peculiari, fra cui quella veramente rivoluzionaria della residenzialità, caratteristiche capaci di far f_ronte alle ambizioni che hanno accompagnata l'Università ed alle aspettative che in essa ripone la regione calabra; - dall'altro esso veniva elaborato in un periodo nel quale la riforma universitaria appariva incombente, e co1nunque alcune delle attuali impalcature apparivano assolutamente superate, per cui, pur nel rispetto della legislazione vigente che non poteva ovvia1nente essere disattesa, doveva cercare di proiettarsi in quella in gestazione in modo da evitare a brevissima scadenza (si pensava allora che la riforma sa~ rebbe andata in porto entro gli ultimi mesi del 1971) delle sostanziali riforme statutarie che avrebbero inciso in misura pesante sulle strutture edilizie ed urbanistiche al cui piano di attuazione il comitato tecnico-amministrativo si accingeva a porre mano. Questa preoccupazione è avvertita fin dal titolo I, relativo alla costituzione dell'Università, dove è esplicitamente dichiarato che, l'Università è costituita dalle Facoltà previste dalla Legge istitutiva e, 1m56

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