Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

L'Ateneo calabrese: tappe e prospettive Attività dei Comitati Ecco dunque i dati del problema che ordinatamente inquadrati e raccolti corrispondono ai termini di una laboriosa equazione. Che cosa si è fatto in questi tredici mesi per avviarla a soluzione e come si è fatto? In che modo i comitati hanno assolti i compiti istituzionali loro assegnati? Quali sono state le tappe più salienti e i risultati più interessanti di questo sforzo che un gruppo di volenterosi guidati da Nino Andreatta ha compiuto superando difficoltà obiettive, respingendo suggestioni limitate e provinciali ed accogliendo le sollecitazioni più valide? Non si vuole rifare qui la cronaca dettagliata delle numerosissime riunioni congiunte e separate dei comitati e del senato accademico alle quali va aggiunto tutto il lavoro svolto singolarmente o in gruppi ristretti dai 1nembri dei diversi comitati, lavoro reso peraltro ancor più disagiato dalle difficoltà economiche dovute al fatto che la legge permetteva di disporre dei primi fondi non appena l'Università fosse funzionante. Per fornire una testimonianza concreta dell'impegno di tutti, personale e collegiale, basterà citare i momenti più significativi di questa faticosa, ma pur affascinante avventura trasformatasi a volte in una vera e propria sfida ai tempi che incalzavano ed alle difficoltà che si presentavano. Anzitutto ci è stato un lavoro comune preliminare per chiarire quale tipo di università si volesse: un campus, un ateneo urbano o un polo universitario con facoltà a raggiera? È sembrato ragionevole, attesa la localizzazione dell'università nella zona di Cosenza secondo quanto suggerito dal CIPE e deciso dal Consiglio dei Ministri, di riferirsi ad un centro universitario unitario nel sistema urbano di Cosenza in modo da garantire una molteplicità di flussi nei due sensi in previsione delle attrezzature a reciproco servizio nel territorio e nel futuro centro. Questo orientamento preso dai comitati ordinatori già ai primi di giugno del 1971 veniva recepito dal comitato tecnico-amministrativo che concentrava la sua attenzione sullo studio della scelta delle aree e perveniva prima della fine di luglio 1971 alla loro localizzazione sia per le strutture universitarie che per il centro residenziale nella zona ad ovest del Crati a pochi chilometri a nord di Cosenza. Nel frattempo i comitati ordinatori affrontavano l'esame e la discussione dello statuto (metà luglio 1971) che veniva definitivamente approvato dal senato accademico e riceveva parere favorevole dal comitato tecnico-amministrativo a fine settembre 1971 per l'inoltro al massimo organo consultivo d~l Ministero della P .I. Questa richiesta di pa51·

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