Giulio Caterina - Antonio Per11a che il programma di realizzazione debba essere chiaro e superare gli interessi particolari e di gruppo che possono allungare non poco i tempi di attuazione nonché pregiudicare la validità dell'idrovia stessa. Vorremmo che il programrna fosse soprattutto giustamente orientato nel senso del porto-canale che con1e abbiamo detto è porto industriale e commerdale insieme, il quale localizzato allo sbocco in mare dell'idrovia e integrato nella sua funzionalità da tutta una serie di banchine di attracco al servizio delle industrie insediate lungo la linea idroviaria, svolge un compito tipico e completo che supera di molto quello del porto tradizionale. La localizzazione naturale di questa infrastruttura crediamo che, nel caso particolare, debba ricercarsi unicamente alla foce dell'asta principale dell'idrovia, qualunque altra soluzione essendo artificiosa ed inidonea e, in più, bisognevole di una spesa maggiore per le canalizzazioni di collegan1ento del porto-canale con la restante idrovia. Dopo tutto quanto detto, ci sembra di poter concludere che in Italia il futuro delle idrovie, pit1 che nella esistenza di lunghi percorsi al servizio di comprensori limitrofi, è tutto nell'attuazione di linee relativamente brevi ed interdipendenti con il mare, fornite di approdi efficienti e di tutte quelle infri:!strutture capaci di risolvere e facilitare i problemi dei trasporti e del decentramento industriale. Le vie d'acqua interne, in taluni casi, possono e devono essere incrementate, usando di esse come di un valido strumento per attuare una efficace politica di geografia volontaria, che deve condizionare le scelte programmatiche almeno quanto la stessa configurazione geografi.ca e che sola può dare al nostro Paese quella necessaria continuità tra Nord e Sud capace di assicurare un equilibrato sviluppo territoriale. GIULIO CATERINi\ L'esodo dalle campagne nel Lazio Gli elen1enti utili che ci provengono dagli studi effettuati in questi ultin1i anni relativi al superamento degli squilibri settoriali in atto nel nostro paese, ci consentono di giungere alla formulazione di ipotesi di sviluppo del settore agricolo Jaziale coerenti con gli scopi e gli obiettivi fissati dal programma di sviluppo economico nazionale. Gli studi presi in considerazione ci permettono di basare la nostra ricerca su variabili macroeconomiche (produzione vendibile, costi e spese, prodotto lordo vendibile, produttività ed occupazione). Si è potuta fare così una verifica idonea a formulare un giudizio di compatibilità tra le due prospettive tendenziali del settore (incremento della produzione globale, incremento della produttività pro-capite) e gli obiettivi prioritari. assunti dal programma di sviluppo economico nazionale (superamento degli squilibri settoriali e territoriali). Tuttavia, questa verifica non è sufficiente per una completa definizione degli obiettivi di sviluppo agricolo della regione. Ad essa dovrà seguire un ulteriore accertamento, più capillare, basato sulle caratteristiche delle singole 40
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