Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

CRONACHE PARLAMENTARI Le pensioni della crisi di Antonio Del Pennino * Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo opportuno, prima di entrare nel merito dei singoli aspetti del provvedimento sottoposto al nostro esame, sviluppare alcune considerazioni di ordine generale che mi sono state suggerite sia dalla polemica sorta in queste settimane intorno al decreto-legge s'ulle pensioni sia da taluni interventi svoltisi nel corso del presente dibattito e, in particolare, da quello di ieri del collega onorevole Zaffanella. Abbiarno avuto l'impressione che molti degli argomenti che i gruppi dell'opposizione hanno portato contro il disegno di legge n. 365 siano frutto di ostilità pregiudiziale nei confronti di questo Governo. Quando, infatti, leggiwno sull'Avanti! di don1enica che « il Governo centrista sta dimostrando di voler vanificare anche le riforn1e già operanti, a coniinciare dalla riforma del pensionamento », mettendo in atto una manovra « per interron1pere il rapporto pensioneretribuzione attraverso uno svuotamento della riforn1a Brodolini destinata ad accentuarsi nel ternpo, ove la tendenza non venisse capovolta »; e quando, per converso, leggiamo sull'Unità del giorno precedentP che gli emendan1enti proposti dai comunisti tendono, rispetto alla legge n. 153, a « sanare alcune delle storture più gravi che allora non poterono essere evitate per la resistenza del centro-sinistra », ci sorge naturate la dornanda se occorra una nuova disciplina legislativa che sia solo una logica evoluzione della legge n. 153 o se, viceversa, ci si debba porre con1e obiettivo quello di correggere gravi incongruenze e radicali errori di in1postazione di quella riforma. E nella n1isura in cui vediamo i gruppi socialista e comunista, pur partendo da valutazioni così differenti sulla legge n. 153, che del resto derivano dallo stesso diverso voto che su quella legge espressero, ritrovarsi oggi accomunati nel giudizio sui nuovi provvedimenti (giudizio che ha trovato in Co1n1nissione anche convergenz~ da parte dei deputati del Movimento sociale italiano) ci se1nbra confermato il dubbio che valutazioni di carattere politico abbiano il sopravvento su un attento esame delle disposizioni di legge, delle loro '~ Testo dell'intervento svolto alla Camera dei Deputati nella seduta del 26 luglio. 26

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