Tullio rl'Aponte in rapporto alla stessa logica della crescita disordinata del sistema economico nazionale e al difficile ruolo che compete ai pubblici poteri allorquando esiste una netta contrapposizione tra quelli che sono gli obiettivi formali di superamento degli squilibri territoriali e quelli che sono gli interessi sostanziali, di potentato e di profitto, del capitalismo privato. L'industria chimica costituisce un settore estremamente eterogeneo, non tanto per la composita realtà tecnica delle produzioni, quanto per la multiforme variabilità ed ampiezza dei comparti merceologici che risultano interessati, più o meno direttamente, al consun10 di etilene e dei grandi « intermedi ». Perciò, il discorso intorno alle linee di sviluppo di un settore industriale che si esprime in una così composita gamma di configurazioni produttive non può essere che complesso, anche se la molteplicità delle visuali sotto le quali è possibile tentare l'approccio alla tematica generale non impedisce che sussistano molti elementi comuni in modo unitario. Unitario è il discorso sul piano tecnico, in quanto esiste una ben definita equazione che esprime il dosaggio dei fattori produttivi nei rapporti ottimali di produzione a monte e a valle; così come comune a tutte le imprese del settore di base è la logica dello sviluppo, in quanto le configurazioni di mercato non lasciano spazio a situazioni concorrenziali interne, essendo la sopravvivenza, ancor prima della crescita, dell'industria chimica italiana misurabile unicamente sul piano della competitività internazionale. Questo carattere di unitarietà che esprime i tern1ini essenziali del discorso chimico, come già abbiamo sostenuto in questa stessa rivista, rende innaturale e contraddittoria la distinzione operata dal piano tra un programma promozionale per l'industria di base e un programma - da stendere - per la chimica fine, sicché la primogenitura del piano per la chimica di base non può che rite~ nersi soltanto accidentale o, se si vogliono accettare le giustificazioni fornite in proposito dall'Ufficio del Programma, contingente: necessaria per evitare errori di localizzazione che l'esigenza di dar corso a numerose richieste di autorizzazione, per cospicui investimenti, giacenti presso il CIPE, avrebbe potuto provocare in assenza di un piano preordinato. Ciò nonostante, su base territoriale, il piario chimico non potrà svolgere alcuna funzione positiva di riequilibrio del sistema produttivo italiano, se, nella saldatura tra le scelte ubicazionali del progetto di promozione per la chimica di base e le scelte ubicazionali del progetto di promozione - ancora 16
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