Ennanno Corsi dopo aver definito « vieti luoghi comuni » le valutazioni di Scelba sul• l'asservimento del PSI ai comunisti e sul patto di unità d'azione, chiede al presidente del Consiglio quale contributo ha dato alla causa antifascista dal 1923 al '44, visto che le biografie ufficiali non parlano affatto di quel periodo. Un altro comunista, Sereni, definisce quello di Scelba « Governo del tradimento e della capitolazione ». Il Governo, infatti, vuole la ratifica della CED che rappresenta un ostacolo sulla via della distensione internazionale e della pace, ed una specie di schermo per un rinnovato riarmo germanico in funzione antisovietica. Questo trattato è una discriminante: consentirà a tutti di rendersi conto se il Governo Scelba è, o no, un Governo italiano. A favore del Governo parla Don Luigi Sturzo. La sua voce è effievolita e stanca, appena percettibile nonostante gli altoparlanti. È la prima volta che interviene in un dibattito politico. L'attenzione è vivissima. Sturzo si compiace che Scelba abbia affermato che il suo Governo non è di parte, sebbene Governo della Nazione, ed abbia espresso !"augurio di rendere il Ministero stesso centro di una più larga polarizzazione democratica nel Parlamento e nel paese. « L'Italia, afferma, dopo aver provato la dittatura, non vuole affatto ricadervi ·sotto nessun titolo, né quello dell'ordine, né quello della rivoluzione ». La libertà, prosegue Sturzo, o è· totale o non è libertà. Il tentativo di riprendere risolutamente la via della libertà è stato sbarrato, nel dopoguerra, da tre fattori: la paura de11a libertà, il complesso di inferiorità dei partiti di fronte alla propaganda marxista, gli interessi precostituiti di certa burocrazia e di quell'avventiziato politico, insieme operanti in mille enti statali e parastatali. Solo in democrazia si puo arrivare alla partecipazione diretta e indiretta al potere, sia attraverso le istituzioni parlamentari ed amministrative, sia nelle libere associazioni consortili, sindacali e simili. Ma il potere presuppone o chiama il possesso; e pertanto non sarà effettivo il potere, da parte del proletariato, finché questo resterà proletariato, cioè fino a quando i proletari non parteciperanno al possesso. Dopo Sturzo, altra mitragliata di critiche a Scelba. Il socialfusionista Morandi definisce il Governo « un carrozzone elettorale » che attenta alla funzione dei partiti. Dopo aver riconfermato l'unità di azione della classe lavoratrice, si augura che il nuovo Governo « faccia pochi passi e cada presto, com'è nei voti del popolo ». Il comunista Secchia: « Questo Governo è il rappresentante di quelli che, negli ultimi dieci anni, hanno perseguitato e calunniato la Resistenza ». « Asisoluta opposizione » annunciano monarchici e missini. « I riaffermati propositi anticomunisti del quadripartito - affermano questi ultimi - non possono 124
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