Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

Da Fanfani a Scelba Alle ore 11 e 56 del 12 gennaio Fanfani ha l'incarico di formare il nuovo Governo. Il colloquio con Einaudi dura un'ora. Quando esce dallo studio del presidente della Repubblica Fanfani dice: « Ora mi occuperò ad esaminare il problema prospettatomi alla luce, prima di tutto, delle necessità nazionali e alla luce, altresì, del programma del mio partito e delle predisposizioni dei vari gruppi parlamentari presenti nelle due Camere, nonché tenendo conto della qualità e della quantità delle mie forze. Mi auguro che, in una atmosfera di concordia e di serenità, si possa risolvere il problema che il presidente della Repubblica ha sottoposto alla mia personale considerazione ». Fanfani ha 46 anni. Emigrato in Svizzera il 17 settembre 1943, divenne nel '45 responsabile della Spes (Sezione propaganda e Stampa della DC). Deputato nel '46 all'Assemblea Costituente, è stato, dal 1947, tre volte ministro: al Lavoro nel Governo De Gasperi dal maggio '47 al gennaio 'SO; all'Agricoltura, ancora con De Gasperi, dal luglio '51 all'aprile '53; agli Interni, con Pella, dall'agosto '53 al gennaio '54. Gli incarichi di Governo non hanno mai attenuato, in lui, la cura per il partito. Dotato di attitudine al comando e di capacità organizzative, storico dell'economia, alla fine degli anni Quaranta Fanfani era stato con Giuseppe Dossetti nel gruppo di intellettuali cattolici che esprimevano la rivista « Cronache sociali ». Mentre, però, Dossetti sviluppava un discorso essenzialmente di dottrina politica, che spesso lo allontanava dalle posizioni della DC, Fanfani - che nel partito voleva vivere e ere, scere - aveva fondato una nuova corrente, quella di « Iniziativa democratica », che presto entrò in polemica con molti notabili dc non solo sui princìpi ispiratori, ma anche sui problemi della gestione e della strategia. Uomo della « seconda generazione», Fanfani comprese prima di molti altri che la DC doveva darsi un'organizzazione di partito efficiente e moderna, per « uscire dall'epoca della bicicletta» e per fronteggiare la spietata concorrenza comunista (cfr. il libro di Piero Ottone: Fanfani, ed. Longanesi, una biografia vivace, pungente e provocatoria del parlamentare toscano). Piano piano la nuova_ corrente, classificata di sinistra, conquistò uno spazio considerevole fino a condizionare notevolmente la Segreteria del partito. « Meno estremista del gruppo di ' Cronache sociali ' nei suoi princìpi sociali ed economici di sinistra, e meno integralista nella sua filosofia cattolica - Norman Kogan, L'Italia del dopoguerra, ed. Laterza - 'Iniziativa democratica' promuoveva un programma progressista rivolto alle masse popolari, piuttosto che alle classi superiori ». La Presidenza del Consiglio, tuttavia, arriva a Fanfani troppo presto: quando ancora non ha consolidato la sua forza nel partito. È vero che ha dalla sua parte la maggioranza dei membri dei Di103 BibliotecaGino Bianco

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