Da Fanfani a Scelba miche, politiche, sociali e una politica estera di pace. Un programma di sinistra, o sociale, non può essere attuato se non poggiando sui partiti della sinistra. Si cerchi un uomo - conclude Togliatti - capace di liquidare le stolte esclusive contro i partiti della sinistra, PCI e PSI. Si cerchi un uomo capace di chiamare questi partiti a responsabilità positive di direzione politica ». A destra i missini chiedono elezioni anticipate (dopo sette mesi appena dall'inizio della legislatura). I monarchici sono per Pella. Afferma Covelli (che asserisce di parlare anche a nome di Lauro): « Siamo lieti ancora oggi di aver appoggiato il Governo Pella per il favore che egli ha saputo meritare da larghissima parte della opinione pubblica nazionale. Noi siamo per un Governo che tenga uniti il più possibile gli Italiani». Più confuse, le posizioni, all'interno della DC. Crescono le spinte contrastanti. Ci sono posizioni ufficiali e posizioni ufficiose. Sono queste ultime, naturalmente, a influire di più sulla crisi e sulle sue soluzioni. Le posizioni ufficiali sono riassunte da Moro il quale, anche a nome del sen. Ceschi, illustra al presidente della Repubblica il documento approvato alla unanimità dalla Direzione nazionale della DC e dai Gruppi parlamentari: il nuovo Governo dovrà impegnarsi per risolvere « i problemi del lavoro e della produzione, i problemi relativi alla soddisfazione delle esigenze delle masse popolari. Dovrà garantire la continuità di una politica interna fondata sulla difesa delle istituzioni democratiche e di una politica estera fondata sulla solidarietà, sicurezza e pace ». De Gasperi è sfuggente. Quando è ricevuto al Quirinale è ancora sofferente per l'attacco influenzale che ha avuto. Uscendo dallo studio di Einaudi dice ai giornalisti: « Non posso parlare in pubblico. Lasciatemi guarire». Luigi Sturzo osserva che « non è stato il caso Aldisio a creare la cri,si, ma la crisi già latente a creare un caso Aldisio ». L'« Osservatore Romano» auspica « un chiarimento programmatico al quale nessuna delle forze pensose della sua urgente necessità possa negare il proprio consenso o, almeno, la benevola attesa» e affern1a che « elemento principe di tale risultato sarà, comunque, l'unità delle forze cattoliche». La Cisl lancia un appello ai partiti di Centro ed a quelli che « nel rispetto della libertà e della democrazia, vorranno fare proprio un risoluto programma governativo ad indirizzo intensamente sociale». In questa fase, come nei giorni successivi, la Cisl di Pastore - che pure si batte con vigore per l'apertura a sinistra - affronta dure polemiche con la Cigl di Di Vittorio sul punto dei rapporti tra partito e Sindacato. Per i lavoratori iscritti alla Organizzazione comunista è un momento molto difficile. Il « New York Times » riferisce con ampiezza questo orientamento dei settori industriali americani: non possono essere passate 10.l BibliotecaGino Bianco
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