Nord e Sud - anno XIX - n. 153 - settembre 1972

Ennanno Corsi Nella sua villa di Castelgandolfo, come si sa, l'on. De Gasperi può servirsi di uno speciale telefono che utilizza il collegamento di un apposito ponte-radio, e le avverse condizioni atmosferiche hanno fatto cadere il cavo telefonico sul cavo della trasmittente televisiva di Monte Mario. In questo modo un colloquio politico di notevole importanza e di natura riservata, in alcune sue battute è diventato di dominio pubblico ». Il dissidio De Gasperi-Pella diventa braccio di ferro, senza mistero per nessuno. Pella, dopo una serie di estenuanti contatti dentro e fuori il suo partito, ritiene di dover proseguire nel suo tentativo. Abbozza anche una ipotesi di lista ministeriale « difensiva ». Riserva a sé Presidenza del Consiglio e Bilancio, mette Piccioni (che non gli ha negato un certo aiuto come mediatore con De Gasperi) agli Esteri, promuove Andreotti ministro senza portafoglio allo Sport, conferma Fanfani agli Interni e propone Moro alla Giustizia. Con Andreotti spera di coprirsi su De Gasperi. Con Fanfani e Moro pensa di attenuare l'ostilità di « Iniziativa democratica », corrente alla quale appartengono, in maggioranza, i membri dei Direttivi dei Gn1ppi parlamentari democristiani. C'è però il problema dei monarchici che vogliono patteggiare regolarmente il loro appoggio determinante. Pella escogita questa scappatoia: tenere fuori dal Governo Covelli (la cui presenza sarebbe troppo « qualificante ») e mettere all'Agricoltura, al posto del sen. Rocco Salomone il siciliano Salvatore Aldisio, un conservatore democristiano amico dei monarchici. Aldisio è noto per essersi sempre pronunciato, in Consiglio dei ministri, contro la riforma agraria sostenuta dalla DC. Il problema non è di facile soluzione. Con l'affidamento dell'Agricoltura ad Aldisio, la Democrazia Cristiana vede compromessa la continuità della sua politica agraria. Dall'altra parte i monarchici non vogliono più Salomone a questo Dicastero. Il 30 ottobre 1953, discutendo il bilancio dell'Agricoltura, Lucifero aveva dichiarato che i monarchici si sarebbero astenuti dal voto, non avendo fiducia nell'indirizzo politico del ministro Salomone. Aggiunge, anzi, che il loro voto avrebbe potuto essere negativo, solo che non fosse stato, il 30 ottobre, l'ultiino giorno della discussione dei bilanci. Ecco perché ora vogliono Aldisio. Il suo ingresso nel Governo, con l'incarico dell'Agricoltura, significherebbe due cose: blocco della riforma e svolta a destra. Direzione e Gruppi dc si oppongono. Quando tuttavia i deputati e i senatori den1ocristiani sono chiamati a prendere una decisione definitiva in merito, si ha una discussione serrata, con fasi di accesa vivacità. La riunione va ininterrottamente dalle 10 del mattino alle cinque del pomeriggio. La questione agraria diventa, infatti, un episodio dell'accanita lotta in corso fra le diverse tendenze democristiane. È certo, per 98

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