Trasporti, Mezzogiorno e Regioni Oggi, pertanto, le ferrovie 1neridionali si pr sentano con un grosso ritardo tecnico che comincia dai tracciati e finisce con i materiali rotabili, provocando riflessi negativi, ad esempio, in particolare sui prodotti agricoli che avrebbero bisogno di trasporti moderni e rapidi. Un'attenzione ben maggior di quella che ha contraddistinto la politica dei trasporti negli ultimi anni deve essere, dunque, dedicata ai problemi del Mezzogiorno. Non è per spirito polemico e ril viamo che l'ultimo tratto del1' Autostrada del Sole ad essere t~rn1inato è stato quello meridionale, e che l'Autostrada Adriatica deve essere ancora completata proprio nel tratto meridionale. Non è un caso, for e, se i problemi dell'attraversamento dello stretto di Messina e delle ferrovie dell'Isola in generale sono ancora tutti da risolvere. Que te « scelte », che sembrano casuali, corrispondono in definitiva ad una precisa tendenza che, pero, va assolutamente corretta, se non si vogliono creare ulteriori pericolose strozzature fra i due sistemi economici del pa se e, anzi, se si vuole utilizzare la politica dei mezzi di trasporto come strumento strategico per invertire certe naturali tendenze allo squilibrio. Il discorso sulla « politica d i trasporti », in definitiva, deve sostanziarsi in un impegno di go erno e in un disegno chiaro, che tenga ben presente l'impulso decisi o eh si deve dare al sup ramento degli squilibri tra Nord e Sud; ma e so non si e aurisce a livello nazionale. La nuova realta istituzional , rappre. entata dall'attuazione dell'ordinamento r gionale, può co tituire una d0 lle condizioni favorevoli d'intervento cd è, comunque, una r altà che non può e non dev essere ignorata da alcuno. Dal 1° aprile di qu st'anno, e mc ' noto, lo Stato ha trasf rito le funzioni amministrative all R gioni a statuto ordinario secondo i principi sanciti negli artt. 117 e 118 d Ila Costituzione. Consegueutemente le Regioni hanno pienezza di pot ri, l gislativi e amministrativi, anche in tema di trasporti pubblici d'inter se regionale e locale. A questo punto vi è da chiedersi in quale direzion d in quale quadro vada promossa l'iniziativa delle Regioni per una nuova politica dei trasporti. L'obiettivo primario deve essere, o viamente, per le Regioni, quello di riformare il sistema dei trasporti pubblici locali al fine di sopperi_re alle deficienze attuali che rendono se1npr~ più difficile e gravosa la mobi1 ità dei cittadini. Volendo raffigurare la situazione di un prossimo avvenire in termini, forse paradossali, ma certo non tanto lontani dalle possibili previsioni, ad un recente convegno di pubblici amministratori, è stata citata l'opi91
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==