Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Pasquale Saraceno credito per lungo ten1po: ad es. il rapporto che si è oggi formato tra Germania e Giappon.e da un lato, Stati Uniti dall'altro. Se questo è il tipo di situazione cui ha niesso capo un ventennio di azione straordinaria, quali sono gli svolgimenti che dobbiamo cercare di ottenere? Sembra del tutto sensato pensare che il tipo di apporto ora descritto debba essere continuato e anzi intensificato; e ciò in considerazione anche delle tendenze recessive che, al di là dell'attuale congiuntura italiana, senibrano delinearsi nell'econo1nia nel mondo contemporan.eo. Per rendersi conto della portata dell'azione da svolgere giova tener conto, tra l'altro, del fatto che il tipo di sviluppo avutosi nel Mezzogiorno ha determinato al suo interno dei divari non. meno gravi di quelli che vengono rilevati allorché si confrontano nel loro insieme Mezzogiorno e Centro-Nord. Fatto 100 il reddito pro-capite 1969 del CentroNord, noi rileviamo che talune provincie non raggiungono neppure il 40% di tale reddito, mentre due (Taranto e Siracusa) hanno superato il 70% collocandosi in posizioni vicine a quelle di provincie esterne al Mezzogiorno. Questi divari interni all'area tenderanno piuttosto ad accrescersi che a di1ninuire nell'attuale sistema di rapporti; si intensificheranno quindi i flussi migratori dalle aree maggiormente in ritardo. L'apporto che in misura crescente richiede il Mezzogiorno va però dato nella prospettiva che, aumentando l'occupazione industriale del Mezzogiorno, si determini un flusso crescente di prodotti verso altre regioni o verso l'estero, così da non richiedere più un'ingente im1nissione nell'area sottosviluppata, senza contropartita, di risorse prodotte fuori. È quindi una intensa espansione di produzioni di alto pregio che occorre promuovere nel Mezzogiorno se ci si vuole avvicinare a una situazione di equilibrio dell'economia meridionale nei riguardi del mondo ad esso esterno; l'esperienza compiuta negli scorsi decenni nelle zone di più recente industrializzazione degli Stati Uniti conforta questo indirizzo, sempre preconizzato dai nieridionalisti e troppo spesso giudicato invece velleitario. Ma co1ne detenninare un simile svolgimento? A questa domanda si può ovviamente rispondere qui solo con qualche sommaria notazione avente carattere prelilninare a un approfondimento la cui importanza e la cui urgenza non richiedono certo di essere sottolineate. 7. Il n1utamento intervenuto nella posizione del Mezzogiorno nel sistema industriale italiano dopo l'inizio dell'azione straordinaria può riassumersi in tre punti: a) sono sortì nel Mezzogiorno alcuni grandi impianti ad elevata produttività; 48

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