Il disegno di Carli che è quello del trattamento fiscale dei titoli azionari e obbligazionari. Su questo punto, sembra che il Governatore si allinei alle dichiarazioni rese mesi or sono dall'allora ministro del Tesoro, Colombo; anch'egli infatti richiama l'attenzione sull'esigenza di evitare che il nostro ordinamento fiscale continui ad essere più oneroso di altri ordinamenti esteri, e sull'opportunità che « il legislatore preveda ad apportare le correzioni opportune». L'accenno alla prospettiva di revisione dell'imposta cedolare, già emerso dalle dichiarazioni di Colombo, riceve così una seconda autorevole conferma. Il terzo punto è connesso alla stabilità monetaria. L'accresciuto fabbisogno di liquidità esterna, osserva il Governatore, induce le imprese ad attingere liquidità dagli istituti di credito; ma questi, a loro volta, debbono provvedersi di liquidità e non possono farlo altro che mediante emissioni di titoli obbligazionari. Cresce dunque il volume delle emissioni a reddito fisso, le quali possono essere collocate presso privati risparmiatori solo se costoro hanno « prospettive di mantenimento di una ragionevole stabilità monetaria ». Il quadro di insien1e tracciato dal Governatore comincia così a delinearsi con chiarezza. Da un lato, riconferma del ruolo imprescindibile del profitto; dall'altro, esigenza di un clima di stabilità monetaria, per restaurare il pieno funzionamento dei circuiti finanziari. Vengono così poste le premesse per affrontare il tema principale, quello delle prospettive di sviluppo dell'economia italiana. Prima di trattare questo tema, occorre soltanto un'ultima precisazione, che è quella dei rapporti fra economia italiana e mercati europe1. Non è una sorpresa che il Governatore riconfern1i ancora una volta il suo fermo orientamento verso un inserimento sempre più profondo dell'Italia nell'economia del Mercato Comune. Ma questa volta egli si spinge anche al di là delle dichiarazioni consuete. Nel testo della Relazione, non solo troviamo i consueti appelli perché venga accelerato « il ·processo di unificazione delle istituzioni entro le quali si svolge l'attività economica e quello di coordinamento degli obiettivi e delle politiche miranti al loro conseguimento ».. Troviamo anche la proposta concreta di organizzare il sisten1a dei pagamenti internazionali mediante la creazione di grandi aree valutarie, delle quali quella europea dovrebpe essere la prima ed una delle principali. I vincoli che derivano all'economia italiana dall'inserimento 31
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