Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

,. La « riserva» del Molise ha fatto registrare il p1ù basso numero di residenti dall'unità d'Italia: 319.629, come si è detto, contro i circa 352.000 del 1861 e addirittura i 407.000 circa del 1951 3 , che poi era l'anno in cui la regione ha fatto registrare la popolazione più numerosa degli ultimi cento anni 4 • L'unica nota p'ositiva si può ricavare dalla zona costiera di Termoli il cui centro maggiore, Tern1oli appunto, contava lo scorso anno 15.565 abitanti contro i 9.324 del · 1961. Si tratta di una zona, dunque, ad incremento demografico; e il dato « interessante » è costituito dal fatto che una dinamica demografica così diversa dal res,to della regione non si può riferire, come per Campobasso ed Isernia, a fenomeni di « attrazione urbana ». Per ciò che invece riguarda la regione nel suo complesso, una tendenza demografica del tipo di quella sommariamente delineata, se non subirà, nel breve periodo, una radicale inversione, ma continuerà a manifestarsi secondo le attuali caratteristiche di emigrazione costante, finirà col porre in grave pericolo la già fatiscente unità economica e sociale della r~gione e renderà problematico l'inizio stesso di un discorso sulle possibilità di intervento per un ordinato assetto economico e urbanistico del territorio. D'altra parte - come si dice nello Schema di sviluppo economico e sociale del Molise 1966-70 a cura del CRPE molisano - non è infondata la preoccupazione che « lo sviluppo economico che le regioni limitrofe faranno registrare nei prossimi anni, connesso alla realizzazione di grosse infrastrutture viarie nella regione, possa ulteriorm-ente aggravare il fenomeno dell'emigrazione poiché nessuna zona del Molise, anche quelle a maggiore suscettività, presenta attualmente un minimo di potenziale demografico e di risorse produttive sufficienti a creare quelle condizioni di vita urbana necessarie ad arrestare il flusso migratorio ». · È abbastanza evidente il « circolo »: sono necessari interventi per porre freno all'emigrazione; tali interventi sono problematici data la costante tendenza alla emigrazione della popolazione. Evidentemente, però, i molisani non emigrano per «vizio» o per « abitudine», ma, sostanzialmente, per cercare ·altrove condizioni di vita inesistenti nella loro regione. La constatazione del « circolo», dunque, non serve tanto a sottolineare le difficoltà degli interventi quanto la loro 3 RICCIARDASIMONCELLI, l Molise; nella collan·a di Pubblicazioni dell'Istituto di Geografia economia della facoltà di Economia dell'Università di Roma, Roma 1969. 4 Molto probabilmente, però, come rileva la ·simoncelli nel volume citato, « la reale consistenza della popolazione molisana risulta'.va ancora mascherata per l'ostacolo posto dalla legge fascista del 1931, emanata a difesa delle città contro l'urbanesimo, e poi abrogata» con legge del 10· febbraio 1961, n. 5. 205

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==