Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Claudia V inciguerra contigua a quella già occupata. Il Governo italiano contribuì, a fondo perduto, con 200.000 lire. Così ampliata e finanziariamente appoggiata, la Stazione Zoologica poté valorizzare sempre _più le eccezionali condizioni favorevoli della sua posizione e della sua organizzazione autonoma ed elastica. Verso la fine del secolo divenne evidente la necessità di un ulteriore ampliamento. Il Comune concesse un altro considerevole lembo di suolo. Con sottoscrizione internazionale si raccolsero, precipuamente in Germania, 500.000 lire, il che permise, nel 1904, di raddoppiare la capacità dell'edificio e dare alla fisiologia, alla biochimica e alla biofisica lo spazio e le attrezzature necessarie. Con tali perfezionamenti tecnici la Stazione Zoologica si andò se111pre più affermando come centro internazionale di ricerca scientifica di in1portanza mondiale. Nel 1909 morì Antonio Dohrn. La Stazione era sua proprietà privata, e la direzione passò al figlio Rinaldo. Essendo egli suddito tedesco, nel maggio 1915, allo scoppio delle ostilità, fu allontanato dalla direzione della Stazione, che fu espropriata e divenne un Ente Morale di proprietà del Con1une di Napoli. Tuttavia a guerra finita Benedetto Croce, allora Ministro della Pubblica Istruzione, si adoperò affinché Rinaldo Dohrn tornasse alla direzione della Stazione - cosa che avvenne nel 1924. L'anno prima era stato redatto uno Statuto che poneva la Stazione sotto la vigilanza del Ministero della P.I. attraverso un Consiglio d'Amrninis trazione. Anche in questa nuova veste la Stazione Zoologica seppe n1antcnere la sua posizione di centro internazionale di ricerca, sorretto dall'interessamento e dall'aiuto finanziario di istituzionì scientifiche e culturali autorevoli come la Rockefeller Foundation, la Royal Society di Londra, la Kaiser Wilhelm Gesellschaft ed altre. Dice il Comn1issario Straordinario, prof. Guido Bacci: « Fino all'incirca alla seconda guerra mondiale la Germania aveva praticamente in mano questo Istituto, dove prevaleva un gruppo di studiosi stranieri ma soprattutto tedeschi; in Germania si era sviluppata in modo notevolissimo la biologia, branca in • cui noi eravamo dei sottosviluppati, ragione per cui i rapporti degli scienziati tedeschi con i nostri erano di tipo coloniale. Nel periodo del primo dopoguerra i biologi tedeschi avevano ancora molto da insegnarci e perciò Croce ebbe ragione di intervenire per reintegrare Rinaldo Dohrn alla direzione dell'Acquario. Le stesse ragioni non valevan0 più nel 1954, quando si volle fargli succedere H figlio Pietro ». Fortunatamente la Stazione non fu danneggiata durante l'ultima guerra, e furono subito riallacciati tutti i rapporti internazionali. Nel 1954 Rinaldo Dohrn chiese, causa la sua età, di ritirarsi dalla direzione 126

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