Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Nino Novacco Congiuntura e Mezzogiorno di Nino Novacco (da ''24 ore,,) Caro direttore, a me pare che, soprattutto dalle recenti dichiarazioni e prese di posizione dei dirigenti della Montedison, ma anche da vari discorsi critici verso la programmazione, si possa trarre la sensazione che taluni ambienti imprenditoriali ed economici italiani ipotizzino una riconsiderazione, e di fatto un rovesciamento, dei termini e dei modi di sviluppo del nostro Paese, con pesanti implicazioni sulla continuità stessa di una politica nazionale per il Mezzogiorno. Quando la Montedison mette in drammatica evidenza l'esistenza di taluni « punti di crisi » del Gruppo, e sulla base di questo avanza una sorta di « ricatto » nei confronti dello Stato e dei sindacati, dicendo che o questi « punti di crisi» sono risolti con l'aiuto dello Stato, o altrimenti il Gruppo sara costretto a riconsiderare i propri programmi di investimento, non c'è dubbio che ci troviamo davanti ad una impostazione nuova rispetto al passato. La Montedison cerca infatti di rovesciare sui poteri pubblici il costo di errori privati di gestione, criticando da una parte la politica di incentivi al Sud, di cui pure si è ampiamente avvalsa in passato - diminuendo il costo medio del denaro da essa ovunque ed a qualunque scopo investito - e chiederJ,do contemporaneamente (e lo si può vedere proprio dalle pesanti e assai onerose indicazioni pubblicate anche su « Il Sole - 24 Ore » del 15 giugno) la concessione di analoghi benefici per i propri investimenti al Nord, annullando così i vantaggi comparativi di cui il Mezzogiorno ha finora goduto. Quando da parte della Banca d'Italia si insiste ancora una volta nel mettere in evidenza il costo e gli inconvenienti che l'incentivazione comporta per la politica economica e bancaria del Paese, di fatto ciò che viene messo in discussione non è la pletora di leggi e disposizioni incentivanti, ma essenzialmente la politica per il Mezzogiorno, nella quale si identificano principalmente, per l'opinione pubblica, i meccanismi di incentivazione. C'è seriamente da domandarsi se ci si rende conto che per tale via - sollecitando o la indiscriminata abolizione o la indiscriminata estensione degli incentivi - non solo si rischia di vanificare anni di sforzi fino ad ora sopportati dal Paese per risolvere i problemi del Mezzogiorno, ma si attacca alla radice una delle fondamentali opzioni della politica di que44

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==