Roberto Berardi scuola, e cioè affidato sempre e soltanto agli stessi docenti del mattino; assistendolo, se necessario, con il prescuola, con l'interscuola, con la refezione. La soluzione ottimale è comunque la scuola integrata. Ma per rendere possibili ovunque il doposcuola o la scuola integrata occorre abolire i doppi turni; occorre cioè risolvere il problema edilizio, che è forse il problema più urgente e più grave, la cui soluzione condiziona la corretta applicazione di molte altre provvidenze. A ragazzi le cui famiglie, già povere, non possono non essere in crisi economicamente per le spese che richiede l'insediamento in una nuova residenza, occorre poi fornire gratuitamente tutti i libri (compresi i dizionari e gli atlanti) e ìl restante materiale scolastico. Attualmente i libri sono gratuiti solo nella scuola elementare. Nella scuola media l'assistenza viene fornita con i « buoni libro », la cui entità ( 10.000 lire ciascuno) è troppo esigua in rapporto al costo attuale dei libri di testo (circa 30.000 lire nella 1 a media). Altri aiuti sono forniti attraverso i patronati e le casse scolastiche; si tratta però - salvo eccezioni - di sussidi scarsi, perché queste istituzioni hanno mezzi molto limitati. Tuttavia va ricordato che in un certo numero di comuni, e per la sensibilità degli amministratori e per il buono stato delle finanze comunali, da qualche anno si è avuto un intervento di queste ultime in una misura più che discreta (citerò due soli casi, Santhià in provincia di Vercelli, la cui amministrazione comunale integra il pagamento dei libri di testo a circa il 90% dei ragazzi della media, e Tortona, e:he quest'anno ha stanziato 2.500.000 lire per lo stesso fine, come integrazione dei « buoni libro » ministeriali). Resta comunque aperto il problema di rendere totalmente gratuita anche in questo settore la frequenza della scuola dell'obbligo, almeno per le famiglie bisognose. C'è ancora l'assistenza a monte della scuola. Troppo spesso il ragazzo porta a scuola le conseguenze negative di una pesante e a volte drammatica situazione familiare. L'assistente sociale qui ha molto da fare e può fare molto. Ma, ripetiamo, la scuola in sé può fare moltissimo ospitando il ragazzo dal mattino alla sera, in modo da offrirgli il clima e l'assistenza di cui ha bisogno e che stenta a trovare altrove. Anche se forse viviamo l'ultimo decennio di una crisi di migrazioni interne cominciata con gli anni cinquanta; anche· se possiamo ragionevolmente sperare che negli anni ottanta il livello medio del paese, economico e culturale, sia tanto cresciuto da consentire la scomparsa delle condizioni che sono alla radice delle difficoltà sopra delineate, alla scuola non incombe meno l'ob22
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