!viario Cataudella L'unica alternativa per i larghi strati della popolazione resta, dunque, l'emigrazione; ed il suo crescere progressivamente, a spirale, aggrava la già precaria situazione ed assume importanza fondamentale nell'insidia all'etnos, che viene in tal modo a sgretolarsi attraverso la dispersione del gruppo e attraverso l'assimilazione di elementi culturali esterni. Nei territori presi in esame, dal 1951 ad oggi si è passati, secondo le statistiche ufficiali, da 19.164 abitanti a 16.390. Ma se ci riferiamo alla popolazione realmente presente, e non a quella che compare nei regioo ~ 8 S2 M c:J,951 . . . . . . . ........ . .............. . ......... ·········· .... :::::::::::::=::::::::::::::: >65 ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: :::::::: o o I() o o l;:;:::::::3mo o o I() o o o - Fig. 1. - Piramidi delle età 1951-1970. F o o 11'1 stri anagrafici, il calo è notevolmente più forte. Con un buon grado di approssimazione, in base ad una indagine campionaria, si può calcolare un saldo emigratorio passivo per gli ultimi cinque anni oscillante, nelle singole comunità, tra i 78 e i 90 abitanti per mille. La Repubblica Federale Tedesca - che è il paese preferito dagli emigrati - diventa la « Nuova America»; ed i racconti e le descrizioni, ed ancor più le puntuali rimesse mensili di chi è già partito, costituiscono una potente attrazione per chi è rimasto legato alla terra o a qualche modesta attività artigianale. Se nelle oasi etniche del Pollino l'esodo attenua il sovraccarico umano, tuttavia per chi rimane le cose non vanno meglio; e ciò per la « femminilizzazione » e l'invecchiamento delle forze di lavoro in agricoltura, che rendono antieconomiche le coltivazioni. Questo gruppo umano degli albanesi del Pollino, così duramente colpito nelle strutture economiche fondamentali e nella compagine demografica, ha subìto un ulteriore definitivo assalto dai mezzi di comuni120
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==