Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Vittorio Barbati che la soluzione di tale problema è legata a fattori sia « interni » che « es terni ». Per quanto riguarda i fattori « interni », la definizione di una scala di priorità fra i vari programmi è compito eminentemente politico. In linea teorica, si può sostenere che tale definizione debba essere fondata su un solido supporto di indagini scientifiche. In linea pratica, bisogna ammettere che, anche se si sono compiuti negli ultimi anni notevoli progressi nella messa a punto di evoluti metodi di elaborazione e di calcolo, si è ancora purtroppo ben lontani dal disporre di elementi di valutazione qualitativamente e quantitativamente adeguati alle esigenze. Può aver senso fino ad un certo punto, ad esempio, dire che alla « difesa» va destinata una certa quota percentuale del reddito nazionale, quando è ben noto che il concetto di reddito nazionale si presta a definizioni diverse, e che, da queste definizioni diverse, derivano differenti metodi di calcolo 1 • Inoltre non sempre si può giurare sull'assoluta attendibilità dei dati statistici disponibili, soprattutto se si considera che spesso la loro rilevazione è imperfetta e che, anche quando tale rilevazione viene correttamente effettuata per campioni, non sempre è possibile pervenire, pur con le elaborazioni più· accurate, a risultati di assoluta attendibilità. In linea di massima, quindi, almeno per ora - e cioè fino a quando non sarà possibile disporre di organizzazioni di rilevazione capillari, in grado di fornire dati generalmente attendibili ed aggiornati - la determinazione delle priorità, e quindi delle risorse da assegnare, può essere compiuta solo su basi relativamente empiriche. Fermo restando il principio della responsabilità politica per le decisioni in materia, si potrebbe considerare l'opportunità di inse, rire i programmi per la « difesa » nella « programmazione di bilancio ». Quest'ultima però, almeno nel nostro paese, è ancora confinata nel limbo delle buone intenzioni, o al massimo in quello degli studi preliminari. D'altra parte, è almeno dubbio che il nostro bilancio statale, così com'è oggi impostato, possa pienarriente prestarsi all'adozione delle tecniche moderne richieste da tale programmazione, anche se una delle sue classificazioni, e precisamente quella · 1 Lasciando da parte le questioni di definizione, è il caso di notare che oggi il reddito nazionale può essere calcolato secondo tre metodi fondamentali: secondo la prospettiva della produzione, secondo la prospettiva della distribuzione, e secondo la prospettiva dell'impiego in consumi ed investimenti. Ciascuno di questi tre metodi, inoltre, può dar luogo a varianti. Cfr., a tale proposito, LIBEROLENTI, I conti della nazione, VTET, Torino, 1965. 104

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