Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

Il costo dell'equilibrio intercontinentali. Gli esperimenti effettuati dagli americani con i missili del sistema Saf eguard (basato, oltre che su una complessa rete elettronica, su due tipi di missili: lo Sprint, a breve raggio, e lo Spartan, a raggio più ampio) sono stati positivi. I russi, dal canto loro, avrebbero già reso operativo da qualche anno il loro sistema Galosh, installando alcune decine di postazioni nella regione di Mosca. I : i ~1 Tuttavia, con lo sviluppo in corso dei missili a testate multiple (MIRV e MRV) e di sempre più sofisticati mezzi di inganno elettronico, qualsiasi sistema di difesa attiva appare inadeguato in partenza. Il programma Saf eguard è un programma per una rete « leggera » di postazioni ABM, destinata solo alla protezione di alcune basi missilistiche. Eppure le previsioni di spesa per questa rete « leggera» ammontano a circa 7,8 miliardi di dollari. Davanti alla prospettiva di migliaia di testate lanciabili con i MIRV e gli MRV, questa rete appare ben poca cosa. Come appare ben poca cosa la rete dei Galosh sovietici. Entrambe potrebbero anche avere un significato, in quanto potrebbero salvare una piccola parte dei mezzi offensivi e consentire così una sia pur limitata ritorsione (scoraggiando quindi un'eventuale aggressione); oppure, nel quadro di una strategia « contro-forze », potrebbero bloccare la parte residua dei mezzi di ritorsione avversari. Ma sono ipotesi elaborate, di fronte alle quali sta la certezza della spesa di miliardi di dollari e di rubli. Il gioco, con ogni probabilità, non vale la candela. D'altra parte, per fronteggiare la minaccia di migliaia di testate nucleari, occorrerebbe una rete « pesante » di ABM, la cui efficacia potrebbe essere messa in forse dalla semplice apparizione di un nuovo ritrovato di inganno elettronico. Ed una rete del genere, da sola, metterebbe a terra i pur poderosi sistemi economici degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica. È una prospettiva che non può certo allettare i capi delle due nazioni. Ci siamo dilungati a considerare alcuni aspetti dell'equilibrio strategico USA-URSS perché questo equilibrio, ormai da parecchi anni, condiziona tutti i rapporti che intercorrono fra le due superpotenze e, in senso più ampio, tutte le maggiori impostazioni della politica mondiale. Il giro d'orizzonte che abbiamo compiuto non è completo. Ci siamo limitati ad illustrare, sulla base di notizie spesso incomplete, ma comunque idonee a fornire un quadro generale, solo i nuovi programmi noti che la co~servazione dell'equilibrio ha richiesto. Il pa35

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