Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

Vittorio Barbati ancora più « evoluti »), la spesa dovrebbe raggiungere i 15 miliardi di dollari. Il programma ABRES (Advanced Ballistic · Re-entry System), pure americano, sul quale manca qualsiasi notizia dettagliata, rappresenta l'esasperazione dei concetti di guida indipendente e di precisione: dovrebbe portare alla realizzazione di testate capaci di i1dentificare i loro bersagli e di dirigersi contro di essi con manovre autonome. Questa sommaria scorsa sui nuovi « sistemi » offensivi in corso di sviluppo - almeno su quelli di cui si ha notizia - può dare un'idea della reazione a catena che è stata innescata dai « progressi» compiuti negli ultimi anni. Ed anche, nonostante la forzata limitatezza delle cifre che è stato possibile fornire, del suo costo pauroso. Un brevissimo giro d'orizzonte sulle soluzioni e sui sistemi difensivi potrà servire a completare il quadro. Si è parlato di metodi di difesa passiva e di sistemi di difesa attiva. Cominciamo dai primi. I rr1etodi di difesa passiva sono quelli basati sulla protezione, sulla mobilità e sulla dispersione. Per quanto riguarda la protezione, il problema è quello relativo all'installazione dei missili in silos maggiormente protetti di quelli attuali. Dobbiamo limitarci, essenzialmente, a citare i programmi americani noti, perché manca qualsiasi indicazione sui corrispondenti programmi sovietici. Aggiungendo che anche per i programmi americani le notizie sono poche e frammentarie. Sembra che siano in corso degli studi, nel quadro del programma Hard Rock Silo, per dei silos di lancio « super-duri », nei quali dovrebbero essere installati i Minuteman III. E sembra anche che, nel quadro del progetto Vulcan, per un nuovo missile intercontinentale, siano stati compiuti degli studi preliminari sulla fattibilità di silos profondi da 300 a 1.000 metri. I concetti di mobilità e di dispersione sono complementari (la dispersione, comunque, ha valore, come misura protettiva, anche per le installazioni fisse). Attualmente sarebbero in corso studi per la « mobilizzazione » del Minuteman, mediante l'adozione di veicoli adatti a tutti i terreni (soluzione già adottata dai russi per missi1i di portata inferiore, e probabilmente in fase di studio anche nell'URSS per i missili antimissili, che attualmente, a quanto sembra, sarebbero gli unici sistemi di difesa attiva contemplati dalle due superpotenze. Qui il discorso è prima di tutto di affidabilità e poi di costo. Gli antimissili possono certamente intercettare dei missili 34

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