Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

Sergio Pistone come pri11cipio ispiratore della politica estera tedesca la riunificazione nazionale, rimane i11vece del tutto valida secondo· Kaiser l'esige11za di alleviare le conseguenze soprattutto u1nane derivanti dalla divisione tedesca, la quale si inserisce nella pjù generale esigenza di approfondire i contatti fra le due Europe. Quest'obiettivo potrà peraltro essere perseguito con ben maggiori probabilità di successo, se la politica verso l'Est europeo verrà denazionalizzata e perseguita all'interno di strutture multilaterali. Ciò significa che u11 rafforzam.ento dell'integrazione europea rappresenta la condizione imprescindibile di una realmente efficace politica distensiva verso l'Europa Orie11tale. A conclusione di questa si11tetica esposizione delle tesi contenute nel libro di Karl Kaiser vogliamo ora esporre alcune nostre brevissime . . osservaz1on1. Abbiamo già espresso nel corso clell'esposizione u11 sostanziale consenso con le tesi di quest'autore. Possiamo ora osservare che i più recenti sviluppi della politica estera tedesco-occidentale verificatisi con il governo Bra11dt-Scheel confermano la validità di fondo delle sue indicazioni circa gli aspetti problematici del nuovo corso inaugurato dalla « grande coalizione ». Ciò è constatabile soprattutto in riferimento al problema della stabilità politica interna della R.F.1.,. (mentre per quanto riguarda gli altri aspetti sopra ricordati non si sono per ora verificati degli sviluppi decisivi nel senso di una scelta fra l'approfondimento della Ostpolitik e l'approfondimento dell'i11tegrazione europea). Si è visto in effetti come la S.P.D., al fine di dare un carattere più incisivo e definitivo al superamento delle vecchie posizioni ereditate da Adenauer, abbia dovuto ab·bandonare la coalizione con la C.D.U.-C.S.U. e scegliere l'alleanza con i liberali di Scheel. Ciò ha permesso, com'è noto, di adottare talune decisioni ulteriormente innovative i11 tema di distensione e di rapporti con la D.D.R., con la Polonia e con l'U11ione Sovietica. Ma nello stesso tempo ha ~L1tomaticamente spinto la C.D.U.-C.S.U., cacciata all'opposizione, ad esprimere un atteggiamento più nazionalistico, a tentare in sostanza di sfruttare politicamente il senso di frustrazione, che in modo più o meno esplicito caratterizza le reazioni di vasti strati dell'opinione pubblica tedesco-occidentale di fronte agli ulteriori sviluppi del nuovo corso. · . Il pericolo cl1e da qt1esti timidi e contraddittori i11izi si sviluppi un processo a spirale di rinascita di consistenti tendenze nazionalistiche e revanscistiche dovrebbe essere chiaro a t11tti. Altrettanto chiaro dovrebbe risultare da questo fatto che un proble1na enorme come quello della divisione tedesca non può certo essere avviato effettivamente a solu- . z1one con un semplice cambiamento di coalizione di governo. In realtà, Bibiiotecaginobianco

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