Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Oddo Biasini Ecco dunque profilarsi il nuovo sistema unit_ario od onnicomprensivo, la cui fondamentale struttura dovrebbe essere caratterizzata: - da un'area culturale comune, articolata in quattro settori: linguistico-letterario-espressivo; antropologico, storico-sociale; scientifico-matematico; tecnologico-operativo; - da un'area opzionale, con gruppi tali da costituire indirizzi formativi interiormente coerenti, destinati a qualificarsi e a svilupparsi con il procedere dell'orientamento; - da un'area di attività facoltative e di libera scelta. I primi due anni della nuova scuola dovrebbero essere considerati non già un prolungamento della media d'obbligo, ma scuola della prima adolescenza, con un'area opzionale in graduale estensione, sì da consentire scelte più approfondite, ma non definitive. Seguirebbe poi il triennio con le articolazioni necessarie a garantire le differenziazioni ed il consolidarsi del processo orientativo. Si tratta di indicazioni per ora sommarie, da approfondire, che riguardano la definizione analitica dell'area comune, gli indirizzi generali entro cui organizzare le opzioni, la determinazione dei curricula e dei programmi e dei contenuti culturali. Temi, questi, tutti impegnativi, meritevoli di indagini e ricerche particolari, al pari di quelli concernenti il governo della nuova scuola; la partecipazione delle varie componenti della comunità scolastica e degli enti locali; la preparazione e· l'aggiornamento degli insegnanti; i nuovi cri_teri di valutazione dell'alunno. Ed eccoci giunti al problema dei modi e della gradualità nella attuazione del modello di riforma. Esclusa, dato il carattere radicalmente innovativo, una sua attuazione immediata e generalizzata, si profila l'opportunità di approcci diversi e di soluzioni graduali, che si muovano però coerentemente sulla linea dell'ipotesi delineata; mirando cioè ad una progressiva unificazione delle troppo diversificate attuali strutture del nostro sistema. In questo quadro, ragioni pratiche e di opportunità consigliano di affrontare la riforma con l'istituzione in via sperimentale di due nuovi tipi di scuola: una onnicomprensiva, nella quale le opzioni comprendano tutta la gamma deg]i indirizzi oggi esistenti; ed una comprensiva ad ampiezza variabile, nella quale, dopo il biennio onnicomprensivo, si istituiscano gruppi opzionali abbraccianti, non tutti, ma solo alcuni indirizzi, tali da esaurire, in non più di due o tre gamme differenziate, l'intero complesso degli indirizzi possibili. Naturalmente la localizzazione del primo e del secondo tipo di 28 Bibiiotecaginobianco •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==