Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Tito e i nazionalisti croati di Krusciov al XX congresso del PCUS: il discorso che avviò il processo detto di « destalinizzazione » ). . Nel dibattito durante la sessione plenaria del Comitato Centrale della LCJ della Croazia ( è durata ininterrottamente per quaranta ore, 1'11 e 12 dicembre 1971) le accuse sono state espresse duramente. J aciv Blazevic, presidente del parlamento repubblicano (Sabor) ha detto che « lo stato maggiore della contro-rivoluzione è parte in Croazia e parte all'estero » e che « c'è stato molto più che u11·acongiura »; Dusan Dragosavac ha affermato che « l'accettazione del Narodni Pokret equivaleva alla stipulazione d'un patto con l'opposizione»: il che è inaccettabile. Specialmente Tripalo e la signora Dabcevic erano al centro delle accuse: per aver favorito i « colletti bianchi » (la borghesia impiegatizia) ai danni dei « colletti blu » (il proletariato), per aver deplorato non la protesta degli studenti, ma soltanto il suo modo d'esprimersi. Ha detto un dirigente nel corso del dibattito: « il criterio fondamentale per giudicare il comportamento d'un comunista croato non era la fedeltà al Comitato Centrale, ma la fedeltà al Narodni Pokret ». Tutte le accuse erano state anticipate nella riunione del Comitato Esecutivo della LCJ, svoltasi a Karadjeordjevo (1-2 dicembre) sotto la presidenza di Tito: in venti ore di dibattito Tito s'era scagliato contro il « liberalismo marcio », contro « l'assenza di vigilanza », contro la « tolleranza di attività contro-rivoluzionarie ». La« decapitazione » del gruppo dirigente di Zagabria provocava un trauma tra i croati. Nel maggio del '71 i giovani avevano celebrato il trentesimo a1111iversario dell'insurrezione partigiana, ostentando cartelli con scritte di « Viva la Croazia libera! », e di « Dabcevic e Tripalo, siamo con voi! ». La popolarità dei dirigenti era stata il frutto 110n soltanto del favoreggiamento delle iniziative nazionalisticl1e, ma anche d'una scelta politica, consiste11te nel sostegno all'attenuazione dell'indirizzo rigoristico della LCJ, e incoraggiando lo sviluppo d'un fruttuoso metodo pragmatico. Era positi .. vamente accolta dai croati la battaglia condotta da Tripalo e dalla signora Dabcevic per ottenere dalle banche federali una distribuzione delle valute estere e dei fondi d_'investimento più favorevole agli interessi della Repubblica (nel disegno u1noristico d'un quotidiano, essi erano rappresentati come i « Bonnie and Clyde » della Croazia, che assaltano le banche federali jugoslave). I fatti ·economici influiscono sull'atteggiamento dei croati. La Croazia contribuisce 5 _per il 21·,1 per cento alla formaziune del red5 Gli ultimi dati disponibili si riferiscono al 1970. 19 Bibiiotecaginobianco

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