Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Autori vari legata alle acque di scarico cloacali e agli. idroc~rburi. Il percl1é è facilmente spiegabile: esiste un doppio tipo di inquinamento, marino, da mare e da terra. La fascia costiera, cioè, viene inquinata sia da mare, sia da terra. L'inquinamento da mare è quello provocato da navi e nata11ti minori e, contrariamente a q11anto si potrebbe credere, non è solamente di natura chimica (petrolio e nafta, oli di motori), ma anche batterico e di rifiuti in genere, dal momento- che l'enorme numero di navi, vapo,retti, aliscafi e altri natanti che attraversano il golfo o che si fermano nel porto·, scaricano in mare le loro sentine, il cui contenuto non si differenzia qualitativamente da quello degli scoli fecali urbani. · Un discorso a parte merita il pressoché costante stazionamento di navi da guerra straniere nel nostro golfo. Il problema è particolarmente rilevante· per quanto riguarda le portaerei. La loro presenza, infatti, è accompagnata obbligatoriamente da quella di navi cisterna e spesso anche di altre unità minori, e significa anche la presenza inquinante di circa 5-6.000 persone. A parte le materie organiche che le « reti fognarie » di queste grandi unità riversano in mare (le immondizie sono raccolte da pontoni a ciò addetti), mat~riali inquinanti estremamente pericolosi sono costituiti da tutta la gamma degli oli lubrificanti e liquidi speciali usati per l'attività aerea e meccanica che si svolge sulle portaaerei. Si pensi, a questo riguardo, che l'Alitalia è stata obbligata a rea,- lizzare un impianto di trattamento degli scarichi delle aviorimesse a Fiumicino. Da terra non dovrebbe esservi, in teoTia, alcun tipo di inquinamento, dal momento cl1e tutti gli scoli fognari della città, come già rilevato, dovrebbero essere convogliati nel collettore di Cruna. Di fatto, però, le acque costiere subiscono anche da terra un inquinamento in cui è presente tanto, ed esse11zialmente, la componente batteriologica (salmonelle, bacterium coli), quanto quella chimica (detergenti domestici ecc.). È fin troppo evidente che la presenza dei batteri e delle sostanze rinvenute 11elle acque costiere della città sta a dimostrare che la realtà è ben diversa dalla teoria e che esistono scoli a mare clandestini di acque fecali e immissioni abusive nelle fogne fluviali, magari anche con il tacito assenso dell'amministrazione comunale. Ed infatti, una rapida indagine ha portato a rilevare situazioni illegali e paradossali. Situazioni che riguardano tutta la zona urbanizzata (abitazioni civili, alberghi, ristoranti e ritrovi litoranei, istituti di cura) da via Nazario Sauro a Posillipo. Come si è già ricordato, la spina dorsale del sistema fognario napoletano è costituita dal grande collettore che da Piazza Carlo III raccoglie tutte le acque nere della città alta e media e sfocia a Cuma con 116 Bi01.iotecaignobianco

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