La società dei rifiuti turale come quello del passato, almeno di fermare gli scempi che si addensano co1ne nuvole su questo progresso. A questo pro,posito va intanto detto che i guasti provocati ·da un uso miope della tecnica possono essere riparati da un 11s0 migliore, più attento, di altra tecnica. A breve termine, effettivamente, è possibile, con adatti accorgimenti tecnici, uscire dalle trappole tecnologiche in cui siamo caduti. È possibile depurare gli scarichi delle fognature delle città e delle attività industriali, è possibile evitare l'inquinamento, del mare da parte del petrolio, è possibile distruggere o utilizzare razionalmente i rifiuti solidi urbani e industriali, è possibile preparare materie plastiche, antiparassitari, detersivi diversi dagli attuali, fab·bricare autoveicoli meno inquinanti, ricorrere a fonti di energia diverse, è possibile programmare lo sviluppo delle città, creare nuo,ve zone ricreative, soprattutto per bambini ed anziani, attuare una politica dei trasporti che eviti le congestioni, è possibile adottare una nuova politica nei confro11.ti del mondo rurale che preveda il rimboschimento delle zone abbandonate, ' . e COSI via. La contestazione dell'economia tradizionale. - Le tecnologie di depurazione e di smaltimento dei rifiuti e le politiche •per l'utilizzazione razionale del territorio si traducono sempre, però, in una limitazione della libertà individuale, in una disciplina delle attività umane e quindi in costi. Se il problema di riparare, con una tecnologia socialmente orientata - con una tecnologia sociale - i guasti causati da un uso irrazionale ed egoistico della tecnica è risolvibile con le attuali conoscenze, il problema della ristribuzione dei costi relativi all'adozione di una tale tecnologia sociale costituisce un delicato problema, sia di giustizia sociale che teorico. In via di principio i costi che permettono ad un imprenditore - ma, più in generale, ad un soggetto economico - di evitare i danni esterni, agli altri, dovrebbero essere sostenuti da coloro che traggo,no un utile dall'opera~ione che genera i rifiuti. I costi di depurazione dei liquami delle fognature e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani si traducono in maggiori imposte per i cittadini; così i costi di depurazione e di smaltimento dei rifiuti industriali dovranno ricadere sui responsabili delle diseconomie esterne. Dipenderà poi dal regime politico se tali costi si trasformeranno in una diminuzione dei profitti o si tradurranno in un aumento del prezzo delle merci, ricadendo così sui consumatori. Questa operazione, _teoricamente abbastanza semplice, prende il nome, in gergo, di « internalizzazione » dei costi dovuti agli effetti o alle 93 Bibii-otecaginobianco
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