Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Mille e un socialis1110 u.11a dottrina sulla quale si reggono politicamente un nun1ero alquanto cospicuo di Stati; perché allora l'eresia (e lo abbiamo visto) viene risolta in termini di potenza, per cui il più forte di" essi si proclama il solo depositario della verità, l'unico legittimo interprete della dottrina, l'intransigente custode della sua purezza. (E di questo è prova il fatto che le crociate o le guerre di religione combattute in Europa agli inizi dell'età moderna, avvennero quando ]a Chiesa si identificava con gli Stati, per cui il dibattito ideologico sfociava facilmente - o inevitabilmer1te - in repressioni all'interno o in guerre all'esterno). A parte tutte le implicazioni pratiche consegue11ti a. questo rapporto ideologico-politico, è certo che oggi il marxismo, e la dottrina che più direttamente da esso si fa discendere, cioè il socialismo (che ha però un'origine più antica, essendosi diffuso agli i11izi dell'Ottocento in Inghilterra come termine contrapposto a « individualismo » ), ha un significato tutt'altro che u11ivoco, abbracciando un arco ideologico che va dal comunismo radicale al riformismo socialdemocratico. Risulta quindi certamente interessante la lettura di un recente fascicolo dell'« Ulisse », che ha proposto a sedici studiosi, quasi tutti di formazione o ispirazione marxista, il tema « quale socialismo? », a cui vengono date le risposte più varie, che dimostran.o la radicale diversità di opinioni ormai esistente in un campo che solo qualche decennio fa veniva considerato « monolitico ». Occupandosi di questo fascicolo, Antonio Spinosa, sul « Corriere della Sera » del 15 novembre dello scorso anno, ha notato che nello scegliere gli interlocutori l'« Ulisse » ha attuato una « sostanziale operazione discriminatoria ai danni della componente socialdemocratica, la cui voce non è stata ascoltata». L'osservazione è giusta, ma solo fino ad un certo punto: è vero che in una discussione sul « socialismo » la socialdemocrazia europea avrebbe avuto molte cose da dire (e non di scarso interesse); ma è anche vero che dopo Bad Godesberg il socialismo democratico ritiene di non avere più nulla a che fare con il marxismo, ove invece per i redattori dell'« Ulisse » la dottrina socialista è evidentemente tuttora ancorata saldamente alla radice (o, ·se si preferisce, alla compo11.ente) marxiana. E infatti, come prima si diceva, gli autori interpellati (a parte Jemolo) risultano tutti dalle loro risposte chiaramente marxisti, anche se il grado di « annacquamento » del marxismo è diverso da a.utore ad· autore. Naturalmente questo modo di impostare il problema lascia 25 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==