Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Dopo l'elezio11e del Presidente Ecco: qualora non cambiasse la politica del PSI, sarebbe difficile evitare una crisi che nrovocherebbe il cambiamento del gover- ~ . no, della sua formula, della sua maggioranza. Magari si dovrebbe passare per le elezioni anticipate; ma non si potrebbe andare avanti come se nL1lla fosse accaduto. È accaduto, purtroppo, che l'aumento del reddito nazionale si è ridotto a 1neno dell'l %, quando era stato previsto nella misura del 6%: non avevano dunque completamente torto coloro i quali si dichiaravano preoccupati del fatto che potessero venir meno i mezzi necessari per le riforme sociali. Né avevano torto, costoro, quando ansiosamente ammonivano che sarebbero stati i lavoratori a pagare per l'arresto degli investimenti, che avrebbe provocato la caduta dei livelli di occupazione. È stato Giorgio Amendola a scrivere in questi giorni che, « diradato il polverone della battaglia presidenziale, il panorama della situazione appare in tutta la sua devastante gravità », perché non si può negare che imperversano « marasma economico, disordine e turbamento morale, caotica degenerazione delle strt1tture politiche e sociali » .. Di qui la necessità di ridiscutere gli obiettivi del centro-sinistra e di mettere a punto una strategia della ripresa economica che consenta di considerare più av,,icinabile di quanto oggi non risulti la co11dizione del pieno impiego delle forze di lavoro e più realizzabili di quanto oggi non risultino le riforme che devono correggere lo squilibrio fra consumi individuali e consumi sociali. A questa necessità, comunque, non sarebbe possibile far fronte senza i socialisti: perché ogni altra formula di governo risulterebbe troppo debole in senso parlamentare ed in senso politico per far fronte a compiti tanto impegnativi. E d'altra parte si tratta pur sempre di u11a necessità cui non si farebbe fronte se da parte dei socialisti non se ne volesse riconoscere il fondamento e si volesse, invece, denunciare il nemico reazionario, o moderato, in chiunque solleciti un esame di coscienza rispetto ai tanti errori commessi. È questo il difficile nodo da sciogliere ed è_ questa la responsabilità che incombe sui socialisti. Non solo: la messa a punto di una politica coerente di ripresa dell'economia e di risanamento delle finanze pubbliche dovrebbe accompagnarsi ad un risoluto impegno èontro tutte le degenerazio11i corporativistiche, e in particolare contro quelle che insidiano l'impostazione delle riforme e inquinano le· motivazioni delle battaglie sindacali. Un impegno altrett~nto risoluto sarebbe infine indispensabile per allontanare. dai socialisti in particolare e dalle sinistre in generale anche il solo dubbio che la pulizia nell'azione di governo e 21 Bibli.otecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==