Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Dopo l'elezione del Presidente posizione a questa dell't1nità delle sinistre, precludeva in partenza la possibilità di una convergenza di tutte le forze dell' « arco costituzionale »; e che presentare il vice-presidente del Consiglio come candidato dell'unità delle sinistre significava voltare disinvoltamente le spalle al centro-sinistra, umiliare il go,,erno, rientrare in uno schie- _ ramento frontista, fornire munizioni ai fascisti e sfidare comunque le reazioni dell'elettorato, che finora ha dato una maggioranza ai partiti della coalizione. È stato comunque deplorevole non solo che l'on. De Martino, uomo i cui comportamenti politici non sono mai venuti meno alle regole della correttezza, abbia prestato il suo 1iome ad un'operazione quanto meno discutibile sul piano della correttezza politica, ma pure che l'on. De Martino non abbia saputo o voluto valutare quanto questa operazione sul suo nome potesse concorrere a determinare u11a situazione oggettivamente controproducente sia per il partito socialista, sia per il centro-si11istra, sia per il cosiddetto « arco costituzionale ». Perché - come ha osservato Remo Giannelli nel suo « diario presidenziale », pubblicato su « Politica » del 2 gennaio - « non si può aderire al principio dello schieramento costituzionale e poi partire per primi con un candidato che si presenta come quello di Lln fronte delle sole sinistre ». Si può ritenere che ad indurre De Martino ad offrire il proprio nome per questa errata ed inca11ta operazione sia stata la sua coerenza co11 la tesi degli equilibri più avanzati. Ma questo dimostra che tale tesi, qt1ando è portata alle sue estreme co11seguenze, risulta essa errata ed incat1ta. E comu11que, gli equilibri più avanzati di De Marti110 so110 stati se111pre ipotizzati come una linea di tendenza; e invece la collocazione frontista del partito socialista nelle successive votazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica è stata presentata come 11na scelta di campo. In realtà si è tentato di avviare, su l1na qt1estione che ha natura emine11te1nente costituzionale, una drastica svolta politica; come l1a scritto Adolfo Battaglia st1 .« La voce repubblicana », si è cercato « di forzare gli equilibri in una direzione troppo ' avanzata ' e in una sede impropria ». Non soltanto « si voleva determinare, facendo leva sulla sinistra democristiana, uno schieramento che dalla DC arrivasse al PCI ed al PSIUP » per elèggere il Presidente; ma ci si era proposti, fra i socialisti, e sempre facendo leva sulla sinistra democristiana, l'obiettivo di emarginare socialdemocratici e repubblicani prima· in occasione delle elezioni presidenziali e subito dopo in sede di formazione del governo: con Moro presidente, si riteneva infatti di poter approdare alla formazione di un governo bicolore 13 Bibiiotecaginobianco

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