Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

La societ a dei rifiuti Mezzogiorrio, nuova f roritiera. - Questi i problemi, questo è il Sud che le Regioni ereditano e cl1e devono amministrare con nuova a_ttenzione ecologica. Se infatti finora abbiamo, dovuto accettare lo scempio del territorio in silenzio, adesso i tempi sono cambiati. L'indisciplinato sviluppo 1 industriale e urbano del Nord l1a fatto sì che certe zone dell'Italia settentrionale, intensamente abitate e industrializzate, non possano essere ulteriormente congestionate. Gli eccessivi preleva111enti di acqua dalle falde sotterranee, l'immissione di grandi quantità· di calore in zone ristrette, le modificazioni del clima, gli inqui11amenti delle acque e dell'aria, l'urbanizzazione indisciplinata, le vie cli comunicazione insufficienti, sono tutti segni cl1e indicano la necessita di incoraggiare i futuri insediamenti in zone che presentino migliori condizio,ni climatiche e disponibilità di spazio. Da questo punto di vista il problema del Mezzogiorno può essere co11siderato sotto nuova luce, percl1é si tratta di un territorio cl1e offre aeroporti e strade aperti tutto l'anno, condizioni climatiche favorevoli, spazi disponibili per nuovi insediamenti. È possibile quindi cambiare la politica nei confronti del Mezzogiorno, che viene ora a rappresentare il grande serbatoio ,di risorse ambientali di buona qualità di tutto il paese, l'alternativa alla congestione dell'Italia settentrionale. Non più, quindi, insediamenti per pietà, regalo di sviluppati ai sottosviluppati: se si comprendono i costi dovuti alle diseconomie esterne, il produrre 11el·sud costa - e costerà in futuro - di meno che nel Nord. Il Mezzogiorno deve però difendere queste risorse, es1gendo1 che i nuovi insediamenti urbani e industriali abbiano luogo nel rispetto delle co11dizioni dell'a1nbiente, adottan 1do le precauzioni perché non siano annt1llate le possibilità di utilizzazione del territorio per fini turistici e ricreativi, in un armonico quadro con lo sviluppo, dei valori del mo11do rL1rale. Soprattutto, la programmazio11e dello svilup·po del Sud deve assicurare la conservazione di condizioni ·eh.e permettano di accogliere in futuro altre attività produttive ed umane. In altre parole, se vuole, il Sud può « vendere » ambiente, come sta avve11endo in certe zo11e degli Stati Uniti (per esempio l'Arizona costituisce l'alternativa alla congestione e all'inquinamento delle zone industriali della costa orientale o occidentale). I te1npi sono ormai maturi per una nuova forma di discorso, anche nel Mezzogiorno, tra imprenditori e cittadini. Fattasi più atte11ta la sensibilità p~litica popolare per i problemi dell'ambiente - che appaiono ormai non un lusso, ma 1:1-nelemento essenziale per la sopravvivenza - finalmente si· aprono gli occhi sugli errori commessi, sulla miopia co·n cui si è contrabbandata nel Mezzogiorno una politica di 101 Bibiiotecaginobianco

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