Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Uniberto Pedol liana è sempre dipeso dal fatto che accanto ai que fortissimi partiti che portano nella vita nazionale la loro visione dei problemi, e che sono la DC da una parte, il PCI dall'altra, esistesse una assai consistente forza socialista e una minoranza repubblicana, che potessero, ciascuna nel proprio can1po, ma corz parallelismi evidenti, present.are visioni alternative e condizionanti sia rispetto alla DC che al Partito Comunista, sollecitando così e stimolando una eventuale evoluzione di quest'ultimo partito. La mancata coagitlazione e poi la rottura di questa posizione, è iLJiadelle cause detern1inanti della situazione attuale ». « Possono i repubblicani non vedere e posso-no non far rilevare agli amici socialisti, che la situazione attuale è così disgraziata, che se la DC vuole continuare a contrapporsi frontalrnente al PCI sembra poter disporre di un partito socialista di copertura per qilesta operazione, e se vorrà trovare l'accordo col PCI sembr.a poter disporre di un altro partito socialista di copertura per questa alternativa operazione? E possono non rilevare cl1e le forze socialiste non hanno la fiLnzione di ridursi a forze di copertura, ma devono continuare ad essere, cotz noi, una grande forza alternativa e condizionante? ». « L'avvenire dirà se il tempo e le vicerzde allontaneranno i partiti del centro-sinistra o li avvicinera11no. Noi riteniamo che li distaccheranno se1npre di più ». La Malfa propose quindi al Consiglio Nazionale un « tentativo estremo, non puramente programmatico, ma politico » di ricostituzione, « ... tenendo conto che le forze politiche di sinistra operano ormai in una società economicamente avanzata, assai diversa dall'Italia di ieri, di una piattaforma comune fra P'SU, PSI e PRI, premessa ormai necessaria per pensare ad un.a qualsiasi ricostituzione della politica del centrosinistra ». « Vscendo dalle asprezze della polemica, i tre partiti si devono continuare a considerare e a rispettare come tre partiti di sinistra, democratica e socialista, che hanno differenti valutazioni politiche, soprattutto con riguardo al co1nunismo e che devono ritrovare nel rispetto reciproco della loro assolu.ta autonomia ideologica, politica ed elettorale, una piattaforma co1nune di valori e obbiettivi istituzionali, economico-sociali e civili, che si presentino come alternativi, innovativi o condizionanti rispetto alla visione che la DC ha dei proble1ni della società italiana e parimenti alternativi, contestativi e qz-tindi stimolan.ti rispetto alla visione dei problemi della società italiana che il PCI presenta tuttora » 7 • 7 Che fare?, relazione di LA MALFA al Consiglio Nazionale del PRI del 20 e 21 settembre 1969, in La Politica del PRI, a cura dell'Ufficio Stan1pa della Direzione Nazionale del PRI, Roma 1970. 32 B.bi iiotecagin9bianco

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