Un « gruppo di pressio11e »: la Coldiretti stituenti, e che d9vrebbe ser,rire a tutelare l'unicità della rappresentanza dei coltivatori diretti. Ma questo primo Congresso è importante anche perché definisce i caratteri ~ella categoria e pone con chiarezza il problema della sua collocazione si11dacale e politica. I coltivatori diretti, si afferma, sono imprenditori i cui redditi sono anche redditi di la- , voro, e i cui interessi possono coincidere o discostarsi di volta in volta d~ quelli degli agricoltori, o dei lavoratori; hanno quindi bi,- sogno di una Confederazione autonoma, distinta dalla Confida e dalla Confederterra, e che consenta, perciò, una politica duttile e realistica. Respingendo la confusione del sir1dacato t1nitario dei lavoratori, di cui fanno parte a11che i cattolici, il grt1ppo « bonomiano » sottolinea l'utilità di sottrarre la categoria ad altre influenze politiche, di farne una riserva per i cattolici, ed intravede i motivi perrna11enti che oppongo110 la classe dei piccoli imprenditori agricoli ai ceti bracciantili e operai: la Federterra - esso afferma - in quanto agisce nell'ambito della C.G.I.L. resta subordinata in un sindacato che farà in modo prevalente gli interessi dei ceti industriali e cittadini; i contadini vogliono prezzi remunerativi e libero commercio, mentre i ceti cittadini vogliono ammassi, vincoli, blocchi, calmieri, prezzi di imperio a tutela dei consumatori. . Questa presa di posizione a favo re della tendenza dei ceti agricoli favoriti dalla congiu11tura a vendere, nell'immediato dopoguerra, senza vincoli e senza obblighi verso gli ammassi (i prezzi liberi erano allora favorevoli ai contadini data la crisi dei prodotti agricoli che costringeva a mantenere una politica di ammassi a tutela dei consumatori, dei ceti cittadini e operai) sarà poi contraddetta dagli orientamenti futuri della « bonomiana », quando della politica di ammasso a sostegno dei prezzi agricoli essa farà il motivo centrale della s11a agitazione (e della sua fortuna): ma nel 1946-47 una tale indicazione, insie1ne con l'attività commerciale-assistenziale di cui abbiamo parlato, era t1n potente richian10 per i contadini, i quali scontavano sul piano delle reazioni psicologiche l'ostilità delle altre classi sociali. Gli altri problemi posti al I Congresso della « bonomiana » ha11no perciò min.ore rilevanza; patti agrari, equo fitto, giusta causa, aggior11amento e potenziamento dell'istituto della mezzadria, i problemi classici dei contadini in1prenditori, sono problemi di fondo che conviene agitare in concorrenza con la centrale sindacale dei lavoratori, la quale sta facendo proseliti tra i mezzadri e gli affittùari. Di fatto, i motivi più producenti sono quelli che si rivolgono alla insofferenza dei. produttori per i ceppi Bibiiotecaginobianco
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