Un « gruppo di pressìone »: la Coldiretti Nel processo di sviluppo della Coltivatori Diretti vanno considerati quindi alcuni fattori che ne agevolaro110 la penetrazione nel mondo contadino: l'appoggio politico della Democrazia Cristiana, le preoccupazioni operaistiche predominanti nella C.G.I.L., le condizioni dell'agricoltura nell'immediato dopoguerra. Giova, a questo punto, rilevare che l'orga11izzazione - sorta al centro, in seguito ad una decisione che impegnava la responsabilità politica del partito democristiano, il quale intendeva riprendere in un certo senso la tradizio11e del sindacalismo cristianosociale e del P.P.I. - ben presto venne sotto il controllo di un gruppo di dirigenti che poco avevano a che fare col sindacalismo popolare e i cui legami col mondo cattolico erano piuttosto tenui: sono gli uomini che si raccolsero intorno al dr. Paolo Bonomi, non pochi dei quali provenivano dalle file del sindacalismo fascista, e che potevano vantare una esperienza organizzativa recente, oltre ad una conoscenza degli ingranaggi della macchina statale, così come si era trasformata negli anni della politica corporativa. E non va nemmeno trascurato il fatto che i sindacalisti cattolici di vecchia tradizione, tendenzialmente orientati verso sinistra, preferirono lavorare nei sindacati unitari, non nasconde11do, verso il nuovo organismo, un certo atteggiamento di diffidenza. Gli uomini della Coldiretti sono davvero « 11uovi » per la maggior parte, estranei per origine e per mentalità sia al moderatismo cattolico che al sindacalismo cristiano-sociale. Il gruppo « bonomiano » riteneva, dell'esperienza del Partito Popolare, quel tanto che potesse giovare nella situazione in cui dodeva ora operare: che i contadini, cioè, hanno bisogno, nella vita economica e sociale degli Stati moderni, di una rappresentanza diretta in seno al governo. Vennero sfruttate quindi le difficoltà di approvvigionamento dei mangimi, delle sementi, dei co11cimi, per creare una organizzazione capillare, estesa a tutto il paese. In un periodo di contingentamenti e di scarse disponibilità di beni d'uso, i contadini seguivano chi riusciva ad assicurare loro quei prodotti di cui avevano più urgente bisogno per se stessi e la conduzione del.- 1' azienda. Non è superfluo ricordare che il sistema ,,incolistico, introdotto nella vita economica italiana e che si accentua nei periodi di crisi, facilita la nascita di organismi di questo tipo: la mancanza di un· libero mercato obbliga infatti gli agricoltori ad irreggimentarsi per godere di alcuni vantaggi indipendentemente dalle proprie convinzioni ideologiche e simpatie politiche. Nella pri1na fase della sua attività, e per tutto il 1945, la Con93 Bibliotecaginobianco
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