Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

.. Ciuseppe Cira11na I primi passi della Confederazione dei: Coltivatori diretti rivelarono subito un contrasto di fondo tra le forze politiche che avevano partecipato alla ricostituzione della C.G.I.L. Da un lato, i socialcomunisti ricercavano la solidarietà del mondo contadino alle rivendicazioni della classe operaia 10 , dall'altro, i cattolici, creando una organizzazione autonoma di coltivatori diretti (sembra per suggerimento del gruppo gronchiano ), rivendicavano libertà di azione in un settore dove avevano registrato, in passato, notevoli successi politici e organizzativi. Non v'è dubbio che, insieme con l'aiuto del partito, del resto ai primi passi, e la mobilitazione delle parrocchie, le preoccupazioni operaistiche predominanti nella C.G.I.L. facilitarono il compito degli organizzatori della Coldiretti. Vale anzi la pena di ricordare che nella stessa C.G.I.L. - in un periodo in cui l'evasione all'ammasso e la borsa nera era rinfacciata ai contadini dagli operai consumatori - i piccoli agricoltori, i piccoli proprietari e gli affittuari che si era riusciti a inquadrare nella risorta Federterra rimanevano fatalmente in posizione subordinata; gli stessi tentativi dei sindacalisti di sinistra, di far leva sulle rivendicazioni dei contadini senza terra e degli affittuari e compartecipanti che aspiravano alla modifica dei patti agrari, predisponendo, dal governo, una serie di provvedimenti che valessero a conciliare i favori del mondo contadino di cui allora facevano parte (si pensi ai decreti Gullo), ben presto dovevano venire contenuti dalla concorrenza che, dal governo, di cui in seguito la sinistra non faceva più parte, e attraverso un'azione diretta di proselitismo nelle campagne, seppero opporre i cattolici. I quali, come abbiamo già avuto occasione di rilevare, agivano su un terreno tendenzialme11te favorevole; e risultavano vieppiù avvantaggiati dopo che, succeduti ai comunisti al Ministero dell'Agricoltura, poterono disporre di quelle leve che consentono una influenza decisiva sul mondo contadino (si ricordi che il P.P.I., nell'altro dopoguerra, fece di tutto per accaparrarsi la direzione del Ministero dell'Agricoltura, dove infatti i suoi uomini, Micheli, Mauri, Bertini, rimasero dal 21 marzo 1920 fino all'ottobre 1922, nel tentativo di varare, stando al governo, una legislazione a favore delle categorie contadine, in modo da orientarle più decisamente e largamente verso le organizzazioni cattoliche). zione di preminenza (ad es., nei Consigli di amministrazione dei Consorzi agrari). 10 I coltivatori diretti di orientamento socialdemocratico vennero inquadrati nella Associazione Nazionale dei Coltivatori diretti, facente capo alla Federterra. Dopo il '50 fecero la loro apparizione nel Mezzogiorno le Associazioni contadine che, pro1nosse dai comunisti, si presentavano come « autonome» rispetto alla CGIL . 92 Bibli-otecaginobi.anco

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